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Provincia | 07 aprile 2021, 07:37

Tribunale di Cuneo: il Coronavirus modifica anche le aste giudiziarie

Appartamenti, magazzini e negozi, gli immobili che più sono andati all’incanto. Crescita esponenziale dei garage, ma nessuno li vuole

Tribunale di Cuneo: il Coronavirus modifica anche le aste giudiziarie

Gli appartamenti, i magazzini ed i negozi sono gli immobili che in questo anno di pandemia più che nel periodo precedente, sono andati all'asta presso il tribunale di Cuneo.    

Ma ad avere un aumento esponenziale di messa all’incanto sono stati i garage, con un aumento di dodici volte tanto. Ma  beffa del mercato, non si è verificata neppure una aggiudicazione. 

Sono questi i dati riportati dalla piattaforma delle esecuzioni immobiliari e vendite telematiche, registrati nel periodo che va dal primo gennaio 2019 al 31 dicembre dell'anno scorso dalla società Aste Giudiziarie Inlinea con sede a Livorno.

La pandemia ha sicuramente inciso sui bilanci delle famiglie, soprattutto se monoreddito e con un lavoro autonomo ed i redditi medio bassi, spesso non sono riusciti a far fronte alle spese, per esempio quelle di un mutuo.

Sintomo che la fascia più colpita sia quella medio bassa, è evidenziato dall'aumento della messa all'asta degli appartamenti (oltre due in più al mese) che contrasta con la forte contrazione della messa all'asta di villette, che sono più che dimezzate. Con i garage sono raddoppiati i posti auto, le stalle e poi negozi e magazzini. E mentre ogni mese oltre due stalle venivano bandite in tribunale, nessuno le ha acquistate. Anche questo è un forte segno dell'economia e dei tempi che stiamo vivendo. In tutto il 2020 solo un laboratorio è andato all'asta al tribunale di Cuneo, ma nessuno lo ha voluto.

Due i terreni edificabili che non hanno trovato acquirenti, mentre le percentuali più alte di aggiudicazione si sono registrati nei magazzini e nelle porzioni di immobili. Un dato significativo è dato dai terreni: il numero di messa all'asta è leggermente calato, come - ma in modo vertiginoso - è scesa la percentuale dii aggiudicazione: dal 43 del 2019, al 36 dell'anno scorso.

Mentre resta invariato il numero dei compensi pignorati, come l'interesse di possibili acquirenti che è pari allo zero. 


  

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