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Attualità | 23 marzo 2021, 14:06

Il Piemonte punta a diventare la Capitale Mondiale del Cibo

Il comitato promotore di Torino-Piemonte World Food Capital vuole valorizzare le eccellenze del territorio e creare nuove opportunità di lavoro. Ambasciatrice del progetto è la campionessa di sci cuneese Marta Bassino

Obiettivo valorizzare le eccellenze del territorio e creare opportunità di lavoro

Obiettivo valorizzare le eccellenze del territorio e creare opportunità di lavoro

Creare una cabina di regia che metta a sistema tutti gli attori della filiera del cibo – dall’industria all’agricoltura, dalla formazione alla ricerca, dalla cultura al commercio, dall’artigianato alla ristorazione, dal commercio all’ospitalità – e che trasformi il Piemonte nella Capitale Mondiale del Cibo. E’ questo l’obiettivo del Comitato Promotore Torino- Piemonte World Food Capital, che vuole coinvolgere gli abitanti delle otto province piemontesi per dare voce ai singoli territori.

Il Presidente Ferrero: "Creare una Food Valley capace di raccogliere investimenti e trattenere i giovani"

“Questo progetto – ha spiegato il presidente Federico Francesco Ferrero – è frutto di sette anni di lavoro e di oltre 100 persone che si sono interrogate sul tema: cosa possiamo fare per dare un futuro al Piemonte, che ha bisogno di una spinta per tornare ad essere grande come nel passato?”. Un’iniziativa – ha aggiunto – che coinvolge “non solo i ristoranti ma il cibo in generale, dalla ricerca, all’ospitalità, all’agricoltura. Vogliamo creare una Food Valley capace di raccogliere investimenti, trattenere i giovani, attrarre viaggiatori, richiamare lavoratori e nuovi cittadini verso un territorio già ricco di esperienze ed eccellenze, che vanno integrate tra loro e comunicate”. 

Obiettivo creare una Fondazione che metta il food al servizio dello sviluppo economico

In questa prima fase il Comitato punta a raccogliere risorse e consensi, con l’obiettivo di costituire una Fondazione che possa mettere il food al servizio dello sviluppo economico e sociale del territorio piemontese. Promossa anche una petizione su change.org, attiva fino al 30 aprile, che chiede alle istituzioni locali e nazionali che almeno il 10% dei fondi europei assegnati alla Regione Piemonte  sia destinato a finanziare questo progetto.

 

 

In Piemonte il cibo vale 8 miliardi e impiega 242 mila addetti

Dal punto di vista dei numeri l’economia del cibo genera ogni anno in Piemonte 8 miliardi di euro. Nella regione sono attive 50.600 aziende agricole che coltivano 900.000 ettari, di cui 49.000 a biologico. Quasi 4.390 imprese, pari al 7% del totale nazionale, operano su questo territorio, insieme a 11.618 negozi alimentari e 28.028 bar e ristoranti. Complessivamente il comparto food piemontese impiega 242.000 addetti. Professionisti dell’ambito che si sono formati in larga misura nei 55 istituti professionali e alberghieri dedicati ad agricoltura ed enogastronomia o grazie ai 30 corsi di laurea, 3 di dottorato e 5 master dedicati a questo mondo, capaci di produrre più di 5.500 pubblicazioni scientifiche internazionali. Qui, dove sono state fondate la prima Università di Scienze Gastronomiche al mondo e il Salone del Gusto, sono ospitate 345 fiere del cibo, di cui 8 internazionali, e 6 musei tematici.

In una prima fase verrà mappato l'esistente in Piemonte, attraverso un'indagine  su 8 ambiti (formazione e ricerca, cultura, industria, agricoltura, artigianato, ristorazione, commercio e ospitalità). Successivamente verranno creati dei tavoli di lavoro per fare dialogare i rappresentanti dei diversi settori, per creare una visione a lungo termine.  Un passaggio fondamentale sarà poi la certificazione delle realtà e dei prodotti che seguono le linee guida del progetto e che sono quindi meritevoli di essere inserite tra le eccellenze della Capitale Mondiale del Cibo. Infine si procederà con la promozione dell’iniziativa, favorendo il contatto tra domanda e offerta, interna ed esterna, e la pubblicizzazione dell’auto-candidatura del Piemonte come Capitale Mondiale del Cibo e delle opportunità al grande pubblico nazionale e internazionale. 

 

 

Ambasciatrice la campionessa di sci Bassino: "Progetto che garantirà ai giovani un futuro di successi"

Ambasciatrice del progetto è la sciatrice cuneese Marta Bassino, Campionessa Mondiale nello slalom parallelo e vincitrice della Coppa del Mondo di slalom gigante 2021. “Sono certa  -ha commentato la sportiva  - che questo progetto potrà garantire ai giovani della mia regione un futuro di soddisfazioni e successi internazionali: nessun traguardo è troppo ambizioso, neppure quello di diventare la Capitale Mondiale del Cibo”.

Cinzia Gatti

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