Il Comune di Alba, tramite il Consorzio socio-assistenziale Alba-Langhe-Roero, ha deciso di sostenere l’attivazione di un nuovo corso Oss organizzato da Apro.
Il corso, che servirà a formare 25 figure professionali attraverso 1.000 ore di lezione, è stato organizzato con il supporto di diverse realtà locali per andare ulteriormente a coprire la richiesta di operatori socio-sanitari nelle strutture del territorio, le 40 Rsa e l’ospedale Ferrero di Verduno.
Hanno voluto dare il loro contributo Fondazione Crc, Ferrero, Banca d’Alba e Unione Comuni del Roero, a cui in queste ore si è aggiunta l’Amministrazione comunale albese che, attraverso il Consorzio socio-assistenziale, erogherà un contributo di 25 mila euro.
Giovedì 21 gennaio il sindaco Carlo Bo, il presidente del Consorzio socio-assistenziale Loredana De Filippi, accompagnato dal direttore Marco Bertoluzzo, e il presidente di Apro Gionni Marengo hanno firmato una lettera di intenti che suggella la nuova cooperazione per la formazione del personale sanitario.
L’emergenza in corso, infatti, ha evidenziato ancora di più la carenza organica del personale sanitario a livello nazionale sia sul fronte ospedaliero sia nelle strutture Rsa; nel territorio di Alba, Langhe e Roero, in particolare, è stata segnalata la necessità di provvedere alla formazione di circa 60 unità ogni anno per far fronte alle esigenze delle strutture, ospedaliere e non. L’Apro, ente deputato sul territorio ad organizzare i corsi di formazione per gli Oss, ha manifestato la volontà di tenere un secondo corso, oltre a quello annualmente finanziato dalla Regione Piemonte per 25 posti, lanciando un crowfunding che ha consentito di raccogliere i fondi necessari per raddoppiare l’offerta formativa e formare altre 25 persone.
Il sindaco Carlo Bo: “La richiesta di operatori socio-sanitari negli ultimi anni è molto cresciuta, ancora di più durante la pandemia, in cui è diventata urgente la necessità di nuovo personale. Siamo soddisfatti che il territorio abbia risposto compatto all’appello di Apro per dare risposte concrete e immediate, formando figure professionali qualificate per le nostre strutture. Ci auguriamo che la Regione Piemonte per gli anni futuri abbia la possibilità di implementare i corsi, potendo così soddisfare sia le esigenze delle strutture sia le richieste di chi è alla ricerca di un’occupazione”.
“L’indagine condotta sul territorio ha evidenziato una situazione di carenza di personale – ha spiegato il presidente Apro Gionni Marengo -. Al corso finanziato dalla Regione quest’anno si sono candidate 300 persone per 25 posti. Dopo le selezioni il corso è stato avviato e ci auguriamo di poter attivare il secondo entro metà febbraio. Questi percorsi di formazione, in base alla normativa in vigore, devono essere completamente gratuiti per gli utenti e solo grazie all’aiuto delle realtà locali abbiamo potuto organizzare il secondo corso. Per questo abbiamo deciso di inserire tra i vincoli per la selezione la residenza sul territorio, sperando di poter dare così un reale supporto alle strutture locali”.
“Negli ultimi anni il ruolo dell’Oss è diventato indispensabile negli ospedali in supporto a infermieri e personale sanitario per una migliore gestione del lavoro nell’interesse ultimo del paziente – spiegano la presidente Loredana De Filippi e il direttore Marco Bertoluzzo del Consorzio socio-assistenziale, direttamente coinvolto nella formazione degli studenti -. L’operatore socio-sanitario è sempre più centrale non solo nel mondo sanitario, ma anche sul fronte sociale, in centri diurni e servizi di assistenza agli anziani”.
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