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Attualità | 25 dicembre 2020, 15:49

Casa-Tenda: a Bra attivato il progetto di terza accoglienza per rifugiati e minori stranieri non accompagnati

Un alloggio a prezzo agevolato dove, per un periodo che va da 6 a 18 mesi, vivono tre giovani stranieri titolari di protezione internazionale

Casa-Tenda: a Bra attivato il progetto di terza accoglienza per rifugiati e minori stranieri non accompagnati

Imparare la lingua del Paese in cui si è scelto di vivere, studiare e conseguire un diploma, creare nuove relazioni sociali e amicali, trovare un lavoro e – aspetto irrinunciabile – poter disporre di un’abitazione che completi e dia significato a un percorso lungo e laborioso ma indispensabile per portare a termine il processo di autonomia e di integrazione all’interno della comunità di riferimento.

Questi passaggi sono fondamentali per chi, dopo aver beneficiato per un certo periodo del progetto SIPROIMI (Sistema di protezione per rifugiati e minori stranieri non accompagnati), ambisce legittimamente a conquistare la propria indipendenza e camminare sulle proprie gambe.

Ed è soprattutto per questi nuovi cittadini, titolari di protezione internazionale, che la strada risulta essere decisamente più tortuosa. Non avere un lavoro a tempo indeterminato costituisce infatti un ostacolo non da poco, poiché difficilmente si può prendere in affitto un alloggio e dare tutte quelle garanzie che normalmente vengono richieste al momento della firma del relativo contratto.

Proprio per cercare di sopperire a queste difficoltà, da pochi mesi è attivo a Bra un servizio di terza accoglienza che mira proprio a fornire un’abitazione a chi ha beneficiato del progetto SIPROIMI. L’iniziativa è frutto di una convenzione recentemente stipulata tra il Consorzio CIS (Compagnia di iniziative sociali) di Alba e la cooperativa edilizia La Tenda di Fossano, la quale ha messo a disposizione un proprio alloggio per rendere concreta un’idea tanto semplice quanto efficace. L’appartamento, che può ospitare fino a quattro persone, costituisce infatti una buona soluzione abitativa per quei ragazzi che, pur lavorando, sono in attesa di stabilizzazione contrattuale.

In virtù di questa convenzione ogni ospite paga un canone mensile agevolato; allo stesso tempo la cooperativa La Tenda gestisce la struttura abitativa grazie ad alcuni volontari e il Consorzio CIS – per mezzo di un suo operatore – supporta le varie esigenze degli affittuari per tutta la durata della locazione, svolge l’attività di monitoraggio sull’andamento della convivenza e quella di accompagnamento alla completa autonomia abitativa. Quest’ultima attività è resa possibile grazie al contributo economico da parte dell’ex associazione Living, che tra il 1990 e il 2000 si è occupata ad Alba di intermediazione nei confronti di proprietari di alloggi allo scopo di favorire l’inserimento abitativo di cittadini migranti.

Seppur di durata temporanea (la permanenza in alloggio va da 6 a un massimo di 18 mesi), questa soluzione è di fondamentale importanza proprio perché, grazie a essa, le persone coinvolte possono finalmente intraprendere quel percorso verso l’autonomia di cui si diceva all’inizio.

L’iniziativa avviata nella città di Bra, che nell’alloggio di via Cuneo dallo scorso 26 ottobre ospita i suoi primi tre inquilini (M., proveniente dal Mali, D. ed E., entrambi nigeriani), ha immediatamente riscosso l’interesse del mondo attivo nell’ambito sociale dell’accoglienza e dell’integrazione, al punto che ad Alba il gruppo di volontari impegnati nel progetto Instradaaa ha deciso di dare inizio a metà dicembre a un’analoga esperienza in collaborazione con gli stessi soggetti ideatori, e cioè la cooperativa La Tenda e il Consorzio CIS. Un segnale decisamente incoraggiante e positivo, in grado di contribuire alla costruzione di quel senso di comunità aperta e inclusiva di cui, soprattutto oggi, c’è assoluto bisogno.


Nella nostra provincia il progetto SIPROIMI, di cui la Città di Cuneo è titolare, coinvolge sedici amministrazioni comunali ed è coordinato da un ente gestore formato da un raggruppamento di 7 imprese sociali e un’associazione (cooperativa Alice, Consorzio CIS, cooperativa Fiordaliso, cooperativa Insieme a voi, cooperativa Momo, cooperativa Orso, cooperativa Valdocco e associazione comunità Papa Giovanni XXIII). Attualmente all’interno della provincia il progetto è distribuito su cinque differenti bacini territoriali (quello di Cuneo, quello di Alba-Bra, quello di Fossano-Genola-Savigliano-Saluzzo-Costigliole Saluzzo-Verzuolo-Villafalletto, quello di Moiola-Roccasparvera-Demonte e quello di Caraglio-Bernezzo). Possono accedere al progetto SIPROIMI coloro che hanno ottenuto il riconoscimento di una forma di protezione internazionale da parte dello Stato italiano.


Per avere informazioni sul progetto SIPROIMI e sulle sue attività si rimanda al sito https://siproimicuneo.it/

comunicato stampa

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