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Alba | 04 novembre 2020, 07:38

Firmato il nuovo DPCM, Italia divisa in tre zone di diversa gravità: anche in Piemonte torna lo spettro del "lockdown passato"

Tra le regioni coinvolte dallo scenario restrittivo più grave anche Lombardia, Calabria, Alto Adige e Valle d'Aosta; come nella scorsa primavera, vietati gli spostamenti in entrata e uscita dai territori e all'interno degli stessi salvo comprovate esigenze lavorative, particolari necessità e/o motivi di salute (IL TESTO DEL DECRETO)

Foto di repertorio

Foto di repertorio

Il Piemonte entrerà con ogni probabilità, dalla giornata di domani (5 novembre) e sino al 3 dicembre, in una sorta di lockdown simile a quello della scorsa primavera.

Nella notte la firma del nuovo DPCM da parte di Giuseppe Conte, che in mattinata verrà inserito sulla Gazzetta Ufficiale (lo riportiamo in allegato a fondo articolo); il territorio nazionale sarà diviso in tre zone di diversa gravità: rossa, arancione e verde, a seconda del rischio sanitario legato alla pandemia da Coronavirus. Per le tre zone, regole e divieti diversi. La classificazione sarà data dal calcolo dell'indice Rt (e da altri criteri) - il Governo promette un coinvolgimento degli organi regionali nella definizione del rischio sanitario - , e porterà probabilmente nella stessa condizione della nostra regione anche Lombardia, Calabria, Alto Adige e Valle d'Aosta.

- LE ZONE ROSSE

Nelle zone rosse sarà vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori e all'interno del territorio stesso salvo comprovate esigenze lavorative, particolari necessità e/o motivi di salute. La didattica a distanza sarà attivata sin dalla seconda media e saranno chiusi i bar, le pasticcerie, i ristoranti e tutti i negozi che non vendono beni essenziali; sarà consentita la ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle 22 - nuovo orario per il coprifuoco nazionale - , con asporto. Saranno aperti i negozi di alimenti e bevande nelle aree di servizio e rifornimento carburante lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.

Nessuna serrata per i servizi essenziali, come a marzo scorso, e per parrucchieri e barbieri. Certo l'uso dell'autocertificazione dopo le 22. Sospesi gli allenamenti individuali e chiusi i centri sportivi, sarà consentiva l'attività sportiva individuale a ridosso della propria abitazione.

- LE ZONE VERDI E ARANCIONI

Le "zone verdi" d'Italia dovranno osservare il coprifuoco alle ore 22, l'attivazione della didattica a distanza al 100% alle scuole superiori, la capienza al 50% su bus, metro e treni regionali, la chiusura dei centri commerciali nel weekend e nei festivi e la chiusura di musei, mostre e sale bingo. Non saranno possibili le crociere e saranno sospesi i concorsi pubblici (anche quello della scuola) a meno che riguardino il personale sanitario. Possibile l'accesso ai parchi con distanziamento sociale di almeno un metro.

Le "zone arancioni", infine, dovranno rispettare tutte le disposizioni di quelle verdi oltre alla chiusura totale di bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie e l'impossibilità di spostarsi tra comuni salvo comprovate ragioni di lavoro, studio e salute.

Files:
 dpcm 3 novembre 2020 (3.7 MB)

redazione

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