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Curiosità | 31 agosto 2020, 17:03

1° settembre, Giornata per la custodia del Creato: papa Francesco benedice tutte le iniziative durante l’Angelus di domenica 30 agosto

Nuovi stili di vita alla luce dell’enciclica verde anche a Bra nelle parole di Claudio Gallizio, responsabile della comunità Laudato si’

1° settembre, Giornata per la custodia del Creato: papa Francesco benedice tutte le iniziative durante l’Angelus di domenica 30 agosto

Nell’Angelus di domenica 30 agosto papa Francesco ha ricordato l’appuntamento con la 15° Giornata per la custodia del Creato, che ricorrerà martedì 1° settembre.

Da questa data - ha detto Bergoglio -, fino al 4 ottobre, celebreremo con i nostri fratelli cristiani di varie Chiese e tradizioni il ‘Giubileo della Terra’, per ricordare l’istituzione, 50 anni fa, della Giornata della Terra”.

Il Pontefice ha poi salutato le diverse iniziative in programma, tra cui il concerto nella cattedrale di Port Louis, capitale di Mauritius, dove recentemente si è verificato un disastro ambientale.

Vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà. Per nuovi stili di vita”: è questo il cuore del Messaggio della Cei, Commissione per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e Commissione per l’ecumenismo e il dialogo.

Il testo della Cei per la Giornata sottolinea che la pandemia di Covid-19 “ha evidenziato tante situazioni di vuoto culturale, di mancanza di punti di riferimento e di ingiustizia, che occorre superare” e che in tale contesto di incertezza e fragilità “diventa fondamentale ricostruire un sistema sanitario fondato sulla centralità della persona e non sull’interesse economico”.

I vescovi evidenziano che l’emergenza sanitaria ha messo in luce “un sistema socio-economico segnato dall’iniquità e dallo scarto, in cui troppo facilmente i più fragili si trovano ad essere i più indifesi”, ma anche “una capacità di reazione forte della popolazione, una disponibilità a collaborare”.

E ora invitano a guardare “al nostro rapporto con l’ambiente”, a tenere conto del fatto che tutto è connesso e la pandemia è anche il segnale di un ‘mondo malato’, come segnalava papa Francesco nella preghiera dello scorso 27 marzo, come la conseguenza di un rapporto insostenibile con la Terra.

Da qui la necessità di stili di vita rinnovati, sia nelle relazioni, che nel rapporto con l’ambiente. Nel quinto anniversario della Laudato si’ (24 maggio 2020 - 24 maggio 2021), sostiene il messaggio, l’enciclica attende nelle nostre diocesi, nelle parrocchie, in tutte le associazioni e movimenti, “una ricezione corale per divenire vita, prospettiva vocazionale, azione trasfiguratrice delle relazioni con il creato, liturgia, gloria a Dio”.

Claudio Gallizio, responsabile di una delle comunità Laudato si’ di Bra, ha ricordato così questa occasione: “Ci vuole poco per restituire dignità alla Terra. L’acqua non sprechiamola; il condizionatore usiamolo con parsimonia, non a manetta; mettiamoci una maglia in più per riscaldarci; muoviamoci con mezzi che non inquinano; facciamo bene la raccolta differenziata; limitiamo l’uso della plastica e non disperdiamola nell’ambiente; non sprechiamo il cibo”.

Aggiungendo: “Sabato 12 settembre incontreremo papa Francesco in udienza privata. Partiremo da Bra in circa venti persone”.

È importante che il Santo Padre abbia deciso di proporre un anno intero all’insegna della Laudato si’, dal 24 maggio 2020 al 24 maggio 2021, perché la custodia del creato non riguarda un giorno solo, ma chiede di essere costantemente tradotta in pratica tutti i giorni. E custodire il creato significa custodire chi lo abita.

Silvia Gullino

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