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Agricoltura | 30 gennaio 2020, 08:00

Lotta biologica alla cimice asiatica: l’appello ai cittadini per raccogliere gli esemplari e far crescere gli allevamenti di “vespe samurai”

Agrion invita la popolazione Cuneese e di tutto il Piemonte a segnalare le colonie con più di cinquanta esemplari. Saranno raccolti dagli esperti e consegnati alle università per sviluppare la popolazione dei loro nemici naturali che saranno liberati tra la primavera e l’estate 2020

Lotta biologica alla cimice asiatica: l’appello ai cittadini per raccogliere gli esemplari e far crescere gli allevamenti di “vespe samurai”

Un appello rivolto ai cittadini di tutto il Piemonte quello emanato da Fondazione Agrion, Regione Piemonte e Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (Disafa) di Unito, per raccogliere quante più cimici asiatiche possibili per accrescere gli allevamenti della “vespa samurai”.

La cimice asiatica (Halyomorpha halys), arrivata da pochi anni in Italia, è diventata infatti la maggior avversità per molte colture locali. I danni stimati da Agrion in Piemonte, con impatto su tutte le colture, nel 2019 ammontano a più di 120 milioni di euro, centinaia di milioni di euro nella sola Italia settentrionale. 

Considerata la gravità della situazione e l’impossibilità di tenerla a freno solo con trattamenti insetticidi, si sta organizzando un piano di lotta biologica a livello nazionale, per moltiplicare in laboratorio e poi liberare in natura i nemici naturali di questa cimice, in particolare Trissolcus japonicus, meglio conosciuto appunto come “vespa samurai”, che ne attacca le uova.

Per riprodurre in gran numero questi insetti utili in laboratorio, servono tuttavia molte uova della cimice asiatica per cui è indispensabile avere a disposizione migliaia di adulti, maschi e femmine, da tenere in allevamento per la produzione delle uova. “Chiediamo a tutti i cittadini che trovano colonie con almeno cinquanta esemplari di segnalarcelo perché le loro uova potranno aiutarci ad aumentare la popolazione dei ‘parassitoidi’ nemici naturali delle cimici asiatiche”, spiega il presidente di Agrion Giacomo Ballari

Si chiede quindi questa collaborazione per raccogliere quantità elevate di cimici asiatiche ricordando che le altre specie, come la cimice verde Nezara viridula, non servono. 

Gli insetti devono essere raccolti nei mesi di gennaio, febbraio e marzo. Chi trovasse adulti della cimice, che passano l’inverno in ambienti riparati come mansarde, sottotetti, cassonetti delle tapparelle, ripostigli vari, può inviare una segnalazione a: cimiceasiatica.disafa@unito.it tel. 011 6708535. Il numero minimo per le segnalazioni è di almeno una cinquantina di adulti.

A seguito della segnalazione si procederà a prendere contatti per organizzare un sopralluogo volto alla raccolta degli esemplari. “Procederemo poi a consegnare le cimici alle università per moltiplicare la popolazione, portandola a un numero molto elevato, speriamo così di poter liberare il ‘parassitoide’ tra la primavera e l’estate di quest’anno”. 

In questo modo i cittadini, oltre a sbarazzarsi della presenza di questi insetti, contribuiranno a un progetto finalizzato a ridurre la presenza della cimice così dannosa alle coltivazioni, con il duplice beneficio di limitare sia l’impiego di insetticidi nelle coltivazioni sia l’invasione di questo insetto in autunno e inverno nelle abitazioni.

Una piaga partita dal Cuneese ora diffusa in tutto il Piemonte che crea problemi a tutte le coltivazioni, frutticole e orticole, dal pero al nocciolo fino ai cereali, creando disagi anche al verde pubblico delle città. 

“L’attività nel 2020 è da una parte di sviluppare la popolazione dei nemici naturali che nell’arco di quattro o cinque anni ci aiuteranno a contenere le cimici asiatiche e dall’altra di continuare a gestire la criticità contingente con i trattamenti sulle colture. Tenendo conto che da quest’anno gli interventi dovranno colpire la cimice nel momento giusto, evitando di uccidere il parassitoide”. 

Di questa grave problematica se n’è parlato anche durante alla manifestazione di Coldiretti a Verona, durante la quale l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa ha confermato la collaborazione avviata con Agrion: “Nel prossimo Psr inseriremo delle misure mirate per il contrasto alla cimice asiatica, mentre abbiamo già avviato  delle campagne di sensibilizzazione rivolte alle scuole e ai Comuni, in collaborazione con Anci e Agrion, la Fondazione per la ricerca, innovazione e sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese. Con Agrion in particolare stiamo lavorando allo studio di possibili soluzioni, in sinergia con il sistema universitario, i rappresentanti del mondo agricolo e le realtà private e industriali che proprio nella ricerca stanno investendo risorse importanti”. 

Chiara Gallo

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