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Attualità | 05 novembre 2019, 15:09

Alba, il Comune fa ordine nei conti: multe non pagate per quasi 3 milioni di euro

Tra tasse arretrate, contravvenzioni e spese di gestione degli impianti sportivi ammonta a oltre 9 milioni di euro il conto dei crediti sui quali l’Amministrazione di centrodestra punta ora a fare chiarezza

Alba, il Comune fa ordine nei conti: multe non pagate per quasi 3 milioni di euro

"Fare ordine come si fa ogni tanto in un guardaroba. Bisogna capire quali abiti possono andare ancora bene e liberarsi di quelli vecchi, capi che magari ci trasciniamo dietro da tempo senza che abbiano più un’utilità".
Ricorre a questa immagine l’assessore albese al Bilancio Bruno Ferrero per illustrare l’operazione pulizia appena avviata sul fronte delle tante voci, troppe forse, che da anni si assommano nella posta del bilancio comunale dedicata ai crediti che il Municipio vanta nei confronti di una moltitudine di soggetti, ma che per ragioni le più varie non sono stati ancora incassati.

Una mole importante, considerato che la somma ammonta alla bellezza di oltre 9,1 milioni di euro, una bella fetta di un bilancio che, nel caso dell’ultimo consuntivo, è stato chiuso con un pareggio di circa 45 milioni di euro.

"Nulla di troppo strano o di irregolare – precisa subito Ferrero, che per professione è abituato a misurarsi con conti e bilanci – tenuto conto che le diverse amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi decenni hanno sempre accompagnato a queste voci conseguenti accantonamenti".

Tutto bene, quindi, sotto il profilo della regolarità formale, ma anche dell’ordine sostanziale nei conti del Municipio. Ma certo una bella somma, che per ragioni di equità fiscale e diligenza del buon padre di famiglia la nuova Amministrazione cittadina vorrebbe ora portare a casa, almeno in minima parte.
Oppure, verificata la quota di quei crediti non più esigibili per ragioni riconducibili alla fisiologia della materia (fallimenti commerciali, difficoltà di insinuarsi in ostiche pratiche successorie), stralciarli una volta per tutte dalla contabilità comunale, ottemperando a un suggerimento arrivato anche dai revisori dei conti nella relazione di accompagnamento all’ultimo consuntivo.

Venendo al dettaglio, del totale di 9 milioni 134mila euro appurato al 30 settembre scorso, le imposte non pagate rappresentavano una quota di 3,7 milioni, ripartite in circa 1,5 milioni dalla tassa rifiuti, 1,945 milioni da Imu, dall’ex Ici e dalla Tasi e 247mila euro da altri tributi.

Quasi altrettanto rilevante il capitolo delle sanzioni non saldate, pari a 3 milioni di euro, 2.8 milioni dei quali relativi a infrazioni al Codice della Strada.

Un’altra posta di tutto rilievo è infine quella costituita dai crediti che il Comune vanta nei confronti di associazioni sportive del territorio: 1,4 milioni di euro relativi soprattutto a spese di funzionamento degli impianti sportivi affidati loro in concessione.

"Mi rendo conto che si tratta di un’operazione impopolare e che probabilmente mi attirerò qualche antipatia – prosegue Ferrero –, ma è un passaggio che il mio ruolo mi impone per ragioni tecniche e di giustizia. La premessa fondamentale è che in questo proposito non c’è alcuna intenzione vessatoria, ma il semplice presupposto che i crediti vanno riscossi, là dove possibile, tanto più se si tratta di beni che appartengono alla comunità".

Per farlo lo stesso responsabile delle finanze municipale sta anche valutando di affidarsi a un nuovo concessionario per la riscossione, incarico per il quale guarda alle grandi possibilità tecniche di cui dispone l’ex Equitalia, ora Agenzia Riscossione, realtà che, collegata agli enti della pubblica amministrazione, disporrebbe facilmente dei dati necessari ad appurare la reale situazione finanziaria e patrimoniale di chi protesti la propria indisponibilità a saldare quanto dovuto.

Ezio Massucco

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