Sono sempre di più le persone che ogni anno si avvicinano al Poker, ne apprendono le regole e approcciano timidamente a questo tipo di intrattenimento per curiosità o svago.
Per molti di loro resta un passatempo, ma per tanti altri il Poker è una passione che li spinge a volersi migliorare, studiare le mosse e gli avversari, cercare di prevedere le strategie degli altri giocatori ed elaborare le proprie tattiche vincenti.
Il Poker, se lo si vuole apprendere bene, portandolo a un livello successivo che consenta di prender parte ai tornei internazionali sfidando professionisti di ogni parte del mondo, deve essere studiato nei minimi dettagli, così da riuscire a padroneggiare le numerose regole che lo compongono e portare a casa ricchi premi.
Ma se è vero che “nessuno nasce imparato”, da qualche parte un giocatore alle prime armi dovrà pur iniziare per apprendere le basi del Poker e cercare di destreggiarsi come può nel vasto e complicato mondo delle regole del poker. In questo senso, si possono distinguere due grandi blocchi: le regole più semplici, il vero e proprio ABC del Poker, ovvero quelle norme che è impossibile non imparare se si vuole giocare, e le regole più complesse, che si classificano come lo step successivo necessario per chi invece vuole fare il salto di qualità ed entrare – affinando la tecnica – nell’Olimpo dei campioni. Per questo, fare pratica su uno dei siti più importanti e famosi in Italia è fondamentale per capire come giocare. Questo particolare operatore, lavora nel mercato italiano da diversi decenni e offre ai suoi utenti opzioni di gioco nazionali ed internazionali. Partecipando ad uno dei loro famosi tornei o semplicemente ad una partita online, sarà semplice lavorare sulle proprie capacità e conoscenze delle regole del poker.
Conoscere il Poker: storia e origini
Per andare ad esplorare più nel dettaglio le regole base del Poker, è utile fare un passo indietro, andando a conoscere la sua storia e le sue origini, fino ad arrivare ai giorni nostri con il successo del gioco online e l’aiuto dell’intelligenza artificiale.
Partendo dagli albori, è difficile stabilire con certezza quando e dove il Poker affonda le proprie radici. Sappiamo che secondo la prima testimonianza concreta, si può datare la sua versione moderna verso il XIX secolo, nel West americano, quando i battelli a vapore popolavano il Mississippi e al loro interno ospitavano dei veri e propri casinò.
Il primo nome che viene associato alla storia del Poker è Joe Cowell, attore inglese che parlò del Poker nei suoi scritti: la sua testimonianza è molto preziosa, perché racconta di un gioco appreso a New Orleans nel 1829 che prevedeva un mazzo da 20 carte e massimo quattro giocatori.
Inizialmente nato sul confine della legalità, non passò molto tempo che il Poker e le sue numerose varianti ottennero l’etichetta di gioco per contrabbandieri o delinquenti, alimentando il mito di un intrattenimento pericoloso e da evitare, giocato perlopiù da malviventi e truffaldini.
Una forte spinta verso questa idea è stata anche data dal cinema, che nelle varie epoche ha sempre affiancato al Poker luoghi poco raccomandabili.
Fortunatamente da svariati anni a questa parte, l’immaginario comune del Poker sta cambiando, ponendo sempre più l’accento su un gioco di strategia, per cui serve sicuramente ingegno, calcolo probabilistico e tanto studio.
Una sferzata verso questa nuova idea del Poker è stata data dall’avvento di internet e dei tornei internazionali, trasmessi sul web, così come in tv. Nascono piattaforme online dedicati al gioco del Poker e alle sue numerose varianti, e altrettanti siti, blog e forum in cui scambiarsi opinioni, tattiche, idee e consigli.
Ed è proprio da qui che spesso i giocatori inesperti partono per conoscere più a fondo il mondo del Poker: come imparare a giocare velocemente, per potersi divertire durante una serata tra amici?
L’ABC del Poker: le regole più semplici
Quasi sicuramente i più inesperti avranno il loro primo approccio al Poker con la versione tradizionale, per poi esplorarne le varianti più famose. Si inizia quindi con il 5 card draw.
1. Definire l’obiettivo del gioco
Nella versione tradizionale si può giocare da un minimo di 2 a un massimo di 10 giocatori, con un mazzo francese da 52 carte senza jolly. Si distribuiscono 5 carte a ogni giocatore e l’obiettivo del gioco è ovviamente vincere il piatto, cioè il montepremi sul tavolo, riuscendo a fare la mano migliore degli avversari. Come? Elaborando la giusta strategia che faccia abbandonare il gioco agli altri componenti del tavolo.
Per capire qual è la carta più bassa da mettere in gioco si dovrà sottrarre il numero dei giocatori a 11: questa è una delle formule principali, detta “stripped deck”.
2. Definire le possibili mosse
Una volta ottenute le carte, si fanno le prime puntate. Le mosse possibili sono tre: check, call e raise. Si può decidere di fare check solo se non sono state fatte altre puntate. Grazie al check (detta anche cip) è possibile rimanere in gioco senza dover puntare.
La call è una mossa che si utilizza più a gioco ormai iniziato, quando si entra nei momenti più concitati: si sceglie così se vedere (cioè si chiama call) lanciando la stessa puntata sul tavolo, oppure se fare raise (cioè rilanciare), aumentando il valore puntato.
Altra mossa possibile è quella del fold. Un giocatore decide di “foldare” quando esce dal gioco e passa il proprio turno. Man mano che gli avversari foldano, quelli rimasti in gioco dovranno a un certo punto mostrare le carte nella fase dello show-down. È qui che si rivelerà il vincitore: si calcolano i punti che si hanno in mano e il giocatore che ha la mano più alta vince. Se due giocatori finiscono in parità, si divide il piatto.
3. Calcolo dei punti conoscendo la gerarchia delle mani
La carta più alta è l’Asso, il 2 è la più bassa. A seguire dal punteggio più basso a quello più elevato, si hanno: coppia, doppia coppia, tris, scala (5 carte in sequenza), full (tris + coppia), colore (5 carte di uguale seme ma non in sequenza), poker (quattro carte di ugual valore), scala a colore (5 carte in sequenza dello stesso colore), scala reale (5 carte in sequenza, dello stesso seme: 10, J, Q, K, A).
Quando il gioco si fa duro…le 3 regole più complesse del Poker
Una volta padroneggiate le regole più semplici, è possibile provare a fare il salto di qualità e cercare di sfruttare le regole più complesse per approntare la propria strategia, nel tentativo di sfidare avversari più esperti e portare a casa un piatto sicuramente più ricco.
Innanzitutto, bisogna sempre mantenersi concentrati sull’obiettivo finale: ottenere la migliore combinazione di carte per scalare la classifica. In questo senso, è utile sottolineare quali sono le mosse più complesse che garantiscono però maggiori probabilità di vincere.
La scala a colore minima, media o massima?
Se stai giocando all’italiana con la versione tradizionale a 5 carte allora bisogna fare attenzione a questa curiosa regola. Si parte con il distinguere tre tipi di scale a colore in base ai valori delle carte dello stesso seme che si hanno in mano. La scala minima sarà quella che comprende il valore più basso delle carte in gioco, mentre la massima è composta da Asso, Re, Donna, Jack e Dieci; la scala media invece è qualsiasi combinazione tra le due.
La regola prevede che la scala minima batta la massima, mentre la massima la media e la media la minima. In questo modo nessun punteggio è sicuro di vincere al 100%. In caso di parità tra le scale, il risultato finale dipenderà dal seme, seguendo il celebre motto “come quando fuori piove” che non vuole anticipare alcuna previsione meteo bensì, prendendo le iniziali della frase, ci si ricorderà che cuori ha il maggior valore, seguito da quadri, fiori ed infine picche.
Occhio alla tipologia di poker!
I punteggi cambiano nelle diverse versioni del poker, per questo sarà fondamentale essere informati su tutte le regole del caso. Una delle difficoltà maggiori che si incontra in Italia riguarda i punteggi più alti in quanto nel poker all’italiana i valori sono molto diversi da quelli del Texas Hold’em.
Infatti, è importante sapere che nella versione texana il full ha un valore superiore rispetto al colore, in quanto avendo più carte a disposizione la probabilità di ottenere un colore aumenta di molto rispetto al Poker tradizionale. Proprio per questo non bisogna farsi ingolosire dall’aver centrato il colore, è un punteggio di poco superiore alla scala semplice!
Il Kicker
È una carta fondamentale in caso di parità, che assume un ruolo importante soprattutto con punteggi bassi. Se ad esempio due giocatori si stanno sfidando con una coppia di uguale valore, due assi, allora va conteggiata anche una carta diversa, il kicker, che può tornare utile in caso di pareggio e fa la differenza. Bisogna sempre fare attenzione al kicker perché in base ad esso si può determinare la vittoria.
Con queste regole di base e alcune delle più complesse per affinare meglio la tecnica, è possibile iniziare a giocare tra amici e elaborare la propria strategia e soprattutto il proprio stile di gioco per poter affrontare avversari via via sempre più forti, in sessioni di gioco sfidanti e impegnative che porteranno, con studio e passione, ad accedere persino a tornei internazionali.










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