Riceviamo e pubblichiamo:
"Un Capodanno amarissimo per migliaia di famiglie piemontesi con un parente non autosufficiente ricoverato in RSA. Stanno arrivando comunicazioni in riferimento ad aumenti unilaterali da gennaio delle rette superiori al 10%, con rincari che in molti casi superano i 5 mila euro l’anno.
Si tratta di un vero e proprio salasso per persone fragili e famiglie già in grande difficoltà, costrette a farsi carico di costi insostenibili a causa della mancata copertura della quota sanitaria da parte delle ASL. In questo modo anziani e malati cronici non autosufficienti vengono trasformati in clienti, con un ulteriore aggravio economico che pesa sulle loro famiglie.
Gli aumenti risultano inoltre in palese contrasto con la stessa normativa regionale. La delibera 38/2024 prevede infatti il blocco delle tariffe delle strutture residenziali non convenzionate ai livelli fissati nel 2022. Un blocco che oggi viene ignorato, mentre la Regione non interviene.
Non c’è alcun miglioramento dei servizi offerti, mentre i gestori continuano a beneficiare di regole straordinarie introdotte in epoca Covid.
La Giunta Cirio smetta di raccontare una realtà rassicurante che non esiste e intervenga immediatamente per fermare questi aumenti.
Chiediamo la sospensione immediata dei rincari, il rispetto delle delibere regionali vigenti e un intervento strutturale che garantisca la piena copertura sanitaria pubblica per i non autosufficienti, rimettendo al centro la dignità delle persone fragili.
Alberto Unia, Consigliere regionale M5S Piemonte
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte
Pasquale Coluccio, Consigliere regionale M5S Piemonte"




