Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
***
L’inaugurazione dell’autostrada, con l’apertura dell’ultima tratta, segna la conclusione di un percorso lungo e complesso, attraversato da ostacoli, ripensamenti e attese.
E La Morra, in questo ultimo cammino, ha pagato il prezzo più alto.
La tratta 2.6a fino al moncone di Cherasco, che da più di 30 anni ha atteso in solitudine nei campi dello Spià, interessa infatti quasi interamente il nostro territorio: una perla di bassa Langa, dove la terra parlava ancora e i boschi non si lasciavano domare, un patrimonio di natura e cultura da tutelare.
Abbiamo dovuto prendere atto dell’abbandono del tracciato in galleria, auspicato anche dal nostro Comune per ridurre l’impatto paesaggistico, a causa delle difficoltà operative e dei costi dell’opera. Era chiaro fin dall’inizio che non sarebbe stato un percorso semplice.
Negli anni si sono susseguite ipotesi e alternative. Grazie alle sollecitazioni della Giunta Cirio, si sono avviate in tempi relativamente rapidi le procedure per l’approvazione del progetto, e il Comune di La Morra ha partecipato puntualmente a ogni incontro, presentando osservazioni circostanziate, sia singolarmente sia insieme agli altri enti coinvolti.
Le richieste direttamente connesse all’autostrada e al contenimento dell’impatto paesaggistico sono state accolte integralmente: la realizzazione dell’ecodotto per l’attraversamento faunistico e agricolo, le piantumazioni arboree, il viadotto in luogo del rilevato in prossimità della SP7 e la rete di piste cicloturistiche.
Sono state inoltre accolte, seppur parzialmente, le opere di adduzione strettamente connesse all’infrastruttura: la rotatoria SP7–SP58 in regione Molino, la variante di Pollenzo per alleggerire il traffico verso Santa Vittoria, il recupero delle piste di cantiere a uso ciclabile e il ripristino della funzionalità del ponte Albertino.
Confidiamo ancora nella possibilità di concorrere alla progettazione di ulteriori opere compensative per migliorare le condizioni di viabilità e la qualità del nostro territorio con il tratto di collegamento da piazzale Monera a servizio della futura Villa Sollievo.
Il passato resta memoria e responsabilità; il futuro ci affida il compito di governare ciò che da oggi prende forma.
Marialuisa Ascheri, sindaca di La Morra




