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Attualità | 24 dicembre 2025, 15:41

Luigi Botta: 50 anni di prestigiosa attività premiati all’Ordine dei Giornalisti di Torino [VIDEO]

Il saviglianese, un tempo direttore di diverse testate e responsabile del Comitato di Redazione del quotidiano La Gazzetta del Popolo, è soprattutto un esperto conoscitore della vicenda di Sacco e Vanzetti, raccontata in molti volumi e saggi conosciuti in tutto il mondo

Luigi Botta sfoglia un'edizione de La Gazzetta del Popolo

Luigi Botta sfoglia un'edizione de La Gazzetta del Popolo

Per Luigi Botta, saviglianese di 76 anni, abile penna, ex professore di educazione visiva e discipline pittoriche in licei artistici ed istituti d’arte di Cuneo, Alba e Saluzzo, si è delineata brillantemente una carriera giornalistica di lungo corso. 

Che le è valsa, in questo mese di dicembre, il riconoscimento di un attestato da parte dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte per i 50 anni di attività nell’ambito dell’informazione a livello subalpino, in presenza del presidente Stefano Tallia e del vice Ezio Ercole.

Il decano del giornalismo (tra i cinque rimasti in Piemonte ad aver una così duratura esperienza), intraprese infatti il percorso come corrispondente nella metà degli anni ’70 e fu direttore responsabile del mensile piemontese “Natura nostra”, nonché di altre testati regionali e nazionali.

Fu inoltre responsabile della redazione giornalistica saviglianese di “Radionuovainformazione” (allora diretta da Fausto Lamberti) e direttore di Teleradio Savigliano, l’attuale “Trs Radio”. Lavorò anche per diverse trasmissioni settimanali a Telecupole, curando numerose interviste ad autorità e personalità varie, ma fu anche co-curatore dei palinsesti televisivi con Lorenzo Gillio.

Va ricordato il suo ruolo di responsabile del Comitato di redazione (in rappresentanza delle redazioni periferiche e di tutti i corrispondenti) dello storico quotidiano “La Gazzetta del Popolo”, con sede a Savigliano, che raggiunse addirittura 2 milioni di copie come tiratura a livello nazionale. 

Si ritrovò ad interfacciarsi con colleghi che poi diverranno autorevoli firme giornalistiche come Ezio Mauro, che fu direttore per “La Stampa” e “La Repubblica” e non solo. Sempre per la Gazzetta fu responsabile di quattro rubriche settimanali: “Monumenti da salvare”, “Momenti culturali in Provincia”, “Le lettere del martedì” e “Musei della Provincia”.

Attualmente è un valido corrispondente su “La Stampa”, sul quotidiano “America Oggi” per gli italiani in America distribuito a New York ed “El diario”, distribuito a Cordoba in Argentina. 

Oltre 60 le sue pubblicazioni, tra saggi e storie d’arte.

Per lui soprattutto un fatto che segnò la vita: la conoscenza del panettiere Raspo, che abitava in frazione Termini di Villafalletto, che gli fece scoprire le origini di Bartolomeo Vanzetti che negli anni ‘20, con Nicola Sacco, era un immigrato anarchico italiano. I due furono ingiustamente condannati e giustiziati sulla sedia elettrica negli Stati Uniti per una rapina e un omicidio mai commessi, vittime del pregiudizio razziale e politico dell’epoca, il “Red Scare”.

Proprio a Villafalletto conobbe la sorella di Bartolomeo, Vincenzina, con la quale strinse un rapporto di amicizia e collaborazione e grazie alla quale scrisse 7-8 libri, decine di saggi, centinaia di articoli sul tema Sacco e Vanzetti.

Con la morte di Robert d’Attilio di Medford, località americana del Massachussets, il cui archivio è stato donato alla Public Library di Boston, Botta ha attinto dal più grande archivio al mondo di Sacco e Vanzetti e procurando nel tempo contatti e archivi importanti per la predisposizione delle sue opere: tanti libri di una vita di ricerca e lavoro.

Di prossima pubblicazione, sempre sul tema, un epistolario familiare in tre volumi, più altri 6 volumi e 9 tomi sulla storia generale di Sacco e Vanzetti. Un patrimonio che conta 7 milioni di battute e oltre 2500 immagini a testimonianza dell’argomento.

Nella nostra videointervista altri aspetti curiosi sulla vita professionale del collega giornalista Luigi Botta, che volge anche un plauso all’ultima frontiera dell’informazione on line, prendendo come esempio proprio Targatocn.

Cristiano Sabre

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