Attualità - 14 febbraio 2024, 07:01

Anche Bra fa i conti coi disagi sulla linea ferroviaria per Caselle, l’assessore Demaria: "Disservizi destinati a rientrare entro breve"

L’esponente della Giunta Fogliato in costante contatto con l’Agenzia della Mobilità Piemontese: "Motivazioni tecniche e inconvenienti previsti". La città della Zizzola lavora intanto a contatti per incentivare gli scambi turistici con l’area del Torinese

Passeggeri in attesa sul piazzale della stazione ferroviaria di Bra (archivio)

Passeggeri in attesa sul piazzale della stazione ferroviaria di Bra (archivio)

Problemi in via di imminente risoluzione. Sarebbero i disagi registrati nelle prime settimane di funzionamento sulla linea del Sistema Ferroviario Metropolitano 4 tra Alba e Torino, tratta che, come noto, dallo scorso 20 gennaio prosegue oltre il capoluogo di regione collegando con corse in partenza ogni ora la capitale delle Langhe all’aeroporto di Caselle

Una novità, quella del prolungamento, molto attesa sul territorio di Langhe e Roero, alla quale si sono però accompagnati i disservizi denunciati dai pendolari riuniti anche in un comitato. Lagnanze finite al centro di un incontro tenuto giovedì scorso nel municipio di Alba e rispetto alle quali nei giorni scorsi era arrivato anche il chiarimento da parte dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Marco Gabusi

A rassicurare i pendolari e quelli braidesi in particolare è anche Daniele Demaria, assessore comunale della città della Zizzola delegato ad Ambiente, Trasporti e Mobilità Sostenibile

"E’ una tematica alla quale come Amministrazione siamo molto attenti – spiega –, in stretto collegamento con l’Agenzia della Mobilità Piemontese. In questo senso va detto che la necessità di qualche aggiustamento in questa fase era stata messa nel conto, alla vigilia dell’ampliamento. Nel dettaglio uno degli aspetti alla base di quello che sta succedendo è il fatto che sulla nuova tratta alcuni piccoli interventi tecnici sono ancora in corso, tanto che il collegamento con Ciriè viene interrotto ogni mattina per due ore, e che la stessa ha bisogno di una sorta di rodaggio, durante il quale per un po’ di tempo i convogli dovranno viaggiare sotto una certa soglia di velocità, per ragioni di sicurezza". 

"Su Fossano – continua Demaria – la situazione appare meno problematica perché su quella linea è attivo il doppio binario, mentre da Carmagnola ad Alba il collegamento avviene tramite binario unico e un piccolo ritardo di un treno fa sì che ce ne siano altri a cascata. La soluzione di tali problematiche è attesa in un lasso di tempo abbastanza breve, nel giro di due o tre settimane al massimo, ma già da questa settimana qualcosa dovrebbe poter cambiare in positivo". 

Gli inconvenienti segnalati dai pendolari, conferma Demaria, hanno avuto immediate ripercussioni anche "sui livelli di efficienza del servizio lungo la tratta e in particolare sulla puntualità, passata dal 92-94% prima dell’allungamento, al 91,7% di media a gennaio, mentre quella nei primi giorni di febbraio è scesa all’88,9%". 

Altro tema di discussione è quello che riguarda il materiale rotabile, i treni e le carrozze, per le quali i pendolari hanno denunciato ricorrenti episodi di sporcizia. "Prima del prolungamento sulla tratta per Torino viaggiavano convogli dei modelli Jazz e Pop, più moderni degli attuali Taf, ovvero i Treni ad Alta Frequentazione. Il cambio di convogli è stato un oggettivo passo indietro, dovuto però anche in questo caso a una precisa ragione tecnica, in quanto questi ultimi sono più leggeri e possono circolare sul tratto nuovo da Torino Stura a Ciriè. Jazz e Pop lo potranno in futuro, ma non ora. I Taf sono treni più vecchi e capienti, a due piani, materiale che era stato messo da parte e ora recuperato. Anche qui l’agenzia che controlla gli standard di qualità sulla linea ha chiesto interventi utili a portare a un livello accettabile materiale viaggiante oggettivamente vecchio. Aggiungere vagoni invece non è possibile perché le banchine di alcune stazioni non sono abbastanza lunghe. Tutte queste condizioni hanno fatto sì che scelta caduta sui Taf. Una soluzione migliore sarà garantita dall’arrivo di nuovi convogli del modello Rock, per i quali però occorrerà attendere ancora diversi mesi". 

E’ invece atteso a giorni, facilmente per i primi di marzo, l’incontro pubblico che l’Amministrazione braidese intende promuovere nella sede del Movicentro "per ripercorrere – spiega ancora l’assessore – la storia recente di una linea che era diventata quasi un ramo secco e che oggi invece, grazie a precise scelte politiche, è tornata a essere molto frequentata".

Altri incontri l’Amministrazione braidese punta a promuoverli con rappresentanti dell’aeroporto "Pertini" di Caselle, della Reggia di Venaria e dello stadio, per illustrare ai cittadini le potenzialità del collegamento e incentivare le agenzie turistiche a portare persone e organizzare pacchetti verso la città della Zizzola. 

"In quell’occasione – conclude l’assessore Demaria – potremmo approfondire anche il tema della conurbazione, grazie alla quale, avendo corse che 'a ogni mezza' fanno tappa in stazione arrivando da Alba e da Torino, possiamo ben collegare il resto della città e pure l’ospedale di Verduno alle destinazioni principali ferroviarie collegate alla Sfm4". 

Ezio Massucco

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