Sono illustrate in una nota appena giunta al nostro giornale le motivazioni che, nella mattinata di ieri, lunedì 6 settembre, hanno indotto il sindaco di Sommariva del Bosco Matteo Pessione a formalizzare le proprie dimissioni dall’incarico assunto nel giugno del 2019, all’indomani di una rielezione arrivata con 2.492 voti e l’80,05% dei consensi.
"Il giorno 6 settembre 2021 – si legge nello scritto –, nonostante avessi più volte espresso la volontà di rientrare in carica, ho rassegnato le dimissioni da sindaco, avendo constatato con mio profondo rammarico che non vi erano più le condizioni per continuare a dare il mio contributo. Dopo il grave malore (occorsogli il 19 giugno 2019, ndr) che mi ha costretto a lasciare la guida dell’Amministrazione del Comune per parecchio tempo, non mi ero dimesso perché ero fortemente convinto di voler tornare a ricoprire il ruolo che i cittadini mi avevano affidato e che mi rendeva orgoglioso. Le cure e la riabilitazione sono state lunghe e interrotte dal Covid, e questo ha purtroppo prolungato il periodo della mia assenza. Ho preso finalmente la decisione di cercare di rientrare nel dicembre 2020, quando i medici che mi hanno in cura hanno espresso il loro parere positivo: infatti, nonostante permangano delle limitazioni fisiche, dal punto di vista cognitivo sarei in grado di ricoprire ancora la mia carica. Ma da parte della mia Giunta non ho ricevuto alcun sostegno ne incoraggiamento, anzi, l'ostruzionismo è aumentato".
Il primo cittadino riprende poi i temi già oggetto di una lunga lettera trasmessa ai mezzi di stampa nei primi giorni del luglio scorso (leggi qui). Uno scritto col quale il primo cittadino denunciava la scarsa o nulla collaborazione ricevuta dalla sua compagine di Giunta per favorirne il rientro (qui la risposta della Giunta). .
"Durante la mia assenza non sono quasi mai stato coinvolto nella vita amministrativa e sono state prese decisioni fortemente contrarie alla mia volontà, come l'aumento dell'Imu e la revoca del mio comunicatore istituzionale", torna ora a rimarcare il sindaco dimissionario, che in chiusura ringrazia "i cittadini che in questo difficile periodo mi sono stati vicini e i dipendenti comunali per la loro collaborazione".
Le dimissioni del sindaco sono ora sul tavolo del prefetto di Cuneo Fabrizia Triolo. Secondo la normativa in materia di enti locali serviranno venti giorni prima che queste diventino efficaci e irrevocabili, dopodiché pare pressoché scontata l’ipotesi di un commissariamento del Comune e di un suo rinvio a elezioni nella prima finestra elettorale utile, presumibilmente nella prossima primavera.





