Attualità - 28 dicembre 2025, 17:11

L’addio a Brigitte Bardot dal Caffè letterario di Bra con l’arte di William Bondi

Un disegno per celebrare la diva esuberante e sexy che ci ha lasciato un ultimo testamento di stile: Mon BBcédaire

Disegno di William Bondi

Disegno di William Bondi

«La libertà è essere se stessi, anche quando questo disturba». Così era Brigitte Bardot, la più prorompente icona sexy degli anni Cinquanta e di tutti i tempi.

B.B., come veniva chiamata dalla stampa e dal grande pubblico dopo la canzone che con questo titolo le dedicò Serge Gainsbourg, si è spenta oggi, domenica 28 dicembre, all’età di 91 anni.

Il Caffè letterario di Bra la ricorda con l’arte di William Bondi, che nel suo disegno ci parla di una bellezza d’altri tempi, unica nel suo genere, e di una sensualità intensa che ha permesso a B.B. di far girare la testa agli uomini del mondo intero. E non solo a loro. Anche le donne l’hanno amata, cercando di copiare lo stile di quella che senza dubbio ha incarnato il mito della femme fatale.

Il suo viso malizioso era contraddistinto da un make-up seducente: occhi bordati di matita nera con l’angolo esterno delineato da una coda all’insù. Labbra carnose spesso esaltate solo da un rossetto nude completavano il look di questa indiscussa icona di bellezza pop. Audace, femminile e sensuale, è stata lei a sdoganare il bikini nel film di Roger Vadim del 1956 "E Dio creò la donna".

Un ultimo omaggio a una stella che si è spenta lontano dai riflettori, ma la cui luce continuerà a brillare in ogni libreria, visto che Brigitte Bardot ha regalato al mondo l’ultimo capitolo della sua leggenda. "Mon BBcédaire" è un oggetto prezioso e raro, 368 pagine vergate dalla stessa icona, che ha scelto la forma più intima possibile per raccontarsi: la scrittura a mano, quasi un ritorno all’essenza in un’epoca digitale.

Dalla A di “abbandono” alla Z di “zoo”, ogni lettera diventa pretesto per memorie, confessioni, verità mai dette. È un caleidoscopio di ricordi che profumano di Gauloises, delle notti magiche della Costa Azzurra e dei set cinematografici che hanno fatto la storia. Ventisei lettere, come ventisei capitoli di una vita vissuta sempre al massimo dell’intensità, senza compromessi né ripensamenti. Pagine scritte senza costruire una narrazione lineare, ma preferendo i frammenti, le schegge di memoria, i ritratti fulminanti.

E quando parla dei suoi compagni di scena, B.B. non conosce mezze misure. Jean-Paul Belmondo è «Un tipo formidabile, attore geniale, divertente e coraggioso». Alain Delon è un chiaroscuro affascinante: in lui convivono “il meglio e il peggio”, come nelle grandi storie di passione.

Ma anche sul tema dell’erotismo, la donna che ha inventato la sensualità moderna ha qualcosa da dire: «Giochi d’amore dove tutto è permesso con immaginazione, perversità inquietante e malizia amorosa». Parole che risuonano come un manifesto di libertà sessuale, ancora oggi rivoluzionario.

Parla di tutto e di tutti, compresa la terra dove è nata. Se negli Usa degli Anni Cinquanta c’era Marilyn Monroe a farla da padrona, Brigitte Bardot incarnò la Francia libera e anticonformista, tanto da diventare Marianne, volto ufficiale della Repubblica.

B.B. appariva ormai raramente in pubblico, scegliendo di mostrarsi solo per la sua battaglia animalista. E a 91 anni ha continuato a essere esattamente ciò che è sempre stata: indomabile, controversa, magnetica. Questo libro è molto più di un’autobiografia, è il testamento spirituale di una donna che ha attraversato il Novecento, lasciando un autoritratto corale: intimo, libero, irripetibile.

Silvia Gullino

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