Attualità - 25 dicembre 2025, 11:00

Gli auguri del Mons. Marco Brunetti: "Il vero Natale è incontro, condivisione e speranza che non delude"

Il messaggio del vescovo di Alba: "Dalla semplicità della grotta al silenzio e alla contemplazione"

Il vescovo di Alba Marco Brunetti

Il vescovo di Alba Marco Brunetti

Il vescovo di Alba mons. Marco Brunetti rivolge gli auguri di Natale alla comunità diocesana, invitando a riscoprire il vero significato della festa oltre la frenesia commerciale. Intorno a noi tutto è luminoso e tutti sono presi dalla corsa ad acquistare regali e preparare pranzi, ma il Natale di Gesù, nato nella semplicità di una grotta attorniato dai pastori — gli ultimi di quel tempo — ci richiama al silenzio e alla contemplazione, a fermarci e riflettere sul mistero dell'incarnazione.

«Il Natale di Gesù è relazione, incontro, condivisione che sconfigge ogni forma di solitudine e abbandono», sottolinea mons. Brunetti. Questa è la speranza cristiana autentica. «Auguro a tutti, in particolare ai fedeli della diocesi, un Natale autenticamente cristiano che ci permetta di incontrare il Signore Gesù che viene in mezzo a noi», conclude il Vescovo con un caloroso invito alla comunione e alla speranza.

GUARDA QUI IL MESSAGGIO E GLI AUGURI DI MONS. MARCO BRUNETTI

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GLI AUGURI DI MONSIGNOR MARCO BRUNETTI IN OCCASIONE DEL SANTO NATALE 

È Natale!

Non possiamo non rendercene conto, tutto intorno a noi è luminoso e tutti sono presi dalla frenesia e dalla corsa ad acquistare regali e a preparare sontuosi pranzi.

Il Natale di Gesù avvenuto nella semplicità di una grotta, attorniato dai pastori, gli ultimi di quel tempo, ci richiama al silenzio e alla contemplazione, l’esatto contrario del mondo che ci stordisce col suo consumismo sfrenato.

Il Natale di Gesù è relazione, incontro, condivisione che sconfigge ogni forma di solitudine e abbandono. Troppe persone sole nelle nostre splendide case. Il mondo ci chiede di essere sempre connessi virtualmente, annullando le relazioni autentiche fatte di abbracci e strette di mano. Il pranzo solidale organizzato dalla Caritas il giorno di Natale è un segnale di vicinanza verso tutti.

Il Natale di Gesù è speranza che non delude e porta con sé la gioia del Giubileo che andremo a concludere. Il mondo ha bisogno di speranza per una pace giusta e duratura, “disarmata e disarmante” come ha detto papa Leone XIV. Noi tutti invochiamo la speranza di trovare un lavoro dignitoso, una casa in cui vivere, la guarigione da una malattia, l’accoglienza dopo aver attraversato come profughi il mare su un barcone o il fine pena e ritrovare la libertà dopo anni di carcere.

Questa è la speranza cristiana, che ha nulla a che fare con quella che propone il mondo: la ricchezza, il potere e il salutismo, fino a pensare di essere immortali, negando ogni forma di limite umano.

La nostra Chiesa e la nostra città sono chiamate a celebrare il Natale di Gesù, diventando sempre più accoglienti e portatrici di speranza facendo in modo che nessuno rimanga indietro ma tutti vivano un’autentica fraternità.

Sia questo lo spirito del Natale nelle nostre comunità e nelle nostre famiglie. In un tempo in cui rischia di spezzarsi la trasmissione della fede facciamo emergere la bellezza dell’annuncio gioioso degli angeli dalla grotta di Betlemme:

«Vi annuncio una grande gioia, oggi è nato per voi il Salvatore!».

Auguro a tutti, in particolare a coloro che fanno più fatica nella loro vita per le tante tribolazioni, un Natale autenticamente cristiano che ci permetta di incontrare il Signore Gesù che viene in mezzo a noi.

Buon Natale!

 † Marco, vescovo

Alba, Natale del Signore 2025

redazione

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