Attualità - 19 dicembre 2025, 12:19

Comuni montani esclusi dalla riforma Calderoli: il Pd Piemonte chiede l'intervento della Giunta

Calderoni: «Non è una modifica tecnica, ma una decisione politica che taglia risorse a territori fragili». Cento Comuni piemontesi a rischio

Mauro Calderoni del gruppo Pd

Mauro Calderoni del gruppo Pd

Dopo l'approvazione della nuova legge sulla montagna e del decreto attuativo che ridefinisce i criteri di classificazione dei Comuni montani, il gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale del Piemonte ha presentato un ordine del giorno per impegnare la Giunta a intervenire con urgenza nei confronti del Governo.

La nuova normativa nazionale, fortemente voluta dal ministro Calderoli, riduce drasticamente il numero dei Comuni riconosciuti come montani: a livello nazionale sono circa 1200 quelli che perdono la classificazione, almeno un centinaio in Piemonte. Una scelta che colpisce territori fragili, già segnati da spopolamento, carenza di servizi e difficoltà strutturali.

«Non si tratta di una modifica tecnica – sottolinea Mauro Calderoni del gruppo Pd – ma di una decisione politica che rischia di tagliare fuori molti Comuni piemontesi da risorse e strumenti fondamentali: sanità di prossimità, trasporti, scuola, servizi essenziali e misure di contrasto allo spopolamento».

La classificazione di "Comune montano" è, infatti, direttamente collegata all'accesso a contributi e deroghe decisive, come il mantenimento dei punti di erogazione scolastici, già programmati dalla Regione per l'anno scolastico 2026/2027, e a misure di sostegno previste dalla normativa regionale, ad esempio sui costi dei servizi essenziali.

«Il paradosso – prosegue Calderoni – è che lo stesso Piemonte, insieme alle altre Regioni, aveva chiesto al Governo il rinvio del provvedimento. Nonostante ciò, il decreto è stato approvato senza un reale confronto con i territori e senza il coinvolgimento di soggetti come Uncem, che rappresentano le comunità montane».

Con l'ordine del giorno presentato in Consiglio regionale, il gruppo Pd chiede alla Giunta di farsi parte attiva presso il Governo per ottenere una revisione dei criteri introdotti dal Dpcm attuativo della legge 131/2025, al fine di tutelare pienamente i Comuni montani piemontesi ed evitare che vengano esclusi da misure vitali per la loro tenuta sociale ed economica.

«Il Piemonte è montano per il 43 per cento del suo territorio – conclude il consigliere Pd – e non può restare a guardare mentre una riforma sbagliata mette in discussione il futuro di intere comunità. Serve una presa di posizione netta e un'azione politica forte: la montagna non è un dettaglio, è una parte essenziale della nostra Regione».

cs

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