Artigianato - 17 dicembre 2025, 16:03

Caldaie, Confartigianato Cuneo: “Controlli su impianti essenziali per sicurezza e qualità dell’aria”

Confartigianato Cuneo chiede che ogni eventuale revisione normativa preveda la consultazione preventiva delle organizzazioni di categoria, coinvolgendo il ministero per le Imprese e per il Made in Italy, cui compete la regolazione e la sorveglianza sulle imprese impiantistiche

Roberto Riccardo presidente dell’Area Impianti di Confartigianato Cuneo

Roberto Riccardo presidente dell’Area Impianti di Confartigianato Cuneo

«I controlli e la manutenzione delle caldaie domestiche sono essenziali per la sicurezza, la tutela della salute e la qualità dell’aria»

È quanto sottolinea Confartigianato Cuneo, in relazione ad alcune indiscrezioni che ipotizzerebbero una riduzione o addirittura il superamento dei controlli sugli impianti termici di piccola potenza (sotto i 35 kW). Già precedentemente Confartigianato, attraverso una lettera indirizzata al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, aveva richiamato l’attenzione su tali ipotesi, evidenziando l’assoluta inadeguatezza di simili orientamenti rispetto alle esigenze di tutela ambientale, sicurezza e incolumità di persone e beni e risparmio energetico. 

«Le caldaie domestiche e i piccoli impianti termici - commenta Roberto Riccardo presidente dell’Area Impianti di Confartigianato Cuneo e presidente regionale e consigliere nazionale del Gruppo Termoidraulici - costituiscono una parte significativa del parco impiantistico nazionale. La loro corretta manutenzione riduce il rischio di incidenti, di intossicazioni da monossido di carbonio e di malfunzionamenti; garantisce un funzionamento efficiente, con minori consumi energetici e maggiore economicità di gestione; contribuisce concretamente alla riduzione delle emissioni inquinanti, in particolare delle polveri sottili PM10, che continuano purtroppo a rappresentare una delle principali criticità ambientali e sanitarie nel nostro Paese. Indebolire il sistema dei controlli significa quindi abbassare il livello di sicurezza degli edifici trasferendo i rischi sui cittadini e sulle comunità locali, oltre a compromettere gli obiettivi di miglioramento della qualità dell’aria, soprattutto nelle aree urbane più densamente popolate».

Per questo motivo, Confartigianato Cuneo chiede che ogni eventuale revisione normativa preveda la consultazione preventiva delle organizzazioni di categoria, coinvolgendo il ministero per le Imprese e per il Made in Italy, cui compete la regolazione e la sorveglianza sulle imprese impiantistiche. In tal modo, si garantiscono controlli effettivi e verificabili sugli impianti, evitando che essi si riducano a mere verifiche documentali.

«Come Presidente dell’Area Impianti – sottolinea il presidente Riccardo ritengo fondamentale ribadire che i controlli sugli impianti termici non sono un optional, ma un presidio irrinunciabile di sicurezza, salute pubblica e tutela ambientale. La sicurezza è un valore non negoziabile. I controlli e la manutenzione delle caldaie domestiche e dei piccoli impianti termici sono essenziali non solo per garantire il funzionamento efficiente, ma soprattutto per la sicurezza e l'incolumità di persone e beni.  La corretta manutenzione riduce drasticamente il rischio di incidenti, di intossicazioni da monossido di carbonio e di malfunzionamenti. Infine, va fatto notare che è bene contrastare l'obsolescenza: impianti vecchi e poco efficienti, se controllati meno, si traducono in più consumi e più emissioni, un rischio inaccettabile soprattutto in aree critiche come la Pianura Padana e il nord ovest del nostro Paese».
 

cs

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