Attualità - 16 dicembre 2025, 19:17

Ad Alba un anno di scelte della Consulta Pari Opportunità: "Nel 2026 un concorso per ricordare gli 80 anni del voto alle donne"

Dal lavoro alle fragilità sociali, passando per prevenzione e inclusione: il bilancio del primo anno guidato da Silvia Moglia

L'incontro  “Un tempo per crescere: il viaggio dell’affido” organizzato dalla Consulta delle Pari Opportunità

L'incontro “Un tempo per crescere: il viaggio dell’affido” organizzato dalla Consulta delle Pari Opportunità

A un anno dall’insediamento, la Consulta Pari Opportunità del Comune di Alba restituisce un percorso che non si è limitato a presidiare ricorrenze, ma ha scelto di attraversare i nodi più sensibili del presente. Un lavoro costruito per temi, più che per eventi, capace di tenere insieme prevenzione, inclusione e uno sguardo consapevole sul futuro del lavoro.

Il nuovo mandato si apre l’11 dicembre 2024, con la prima seduta della Consulta e l’elezione di Silvia Moglia alla presidenza, affiancata da Laura Vaschetto come vicepresidente e Giacomo Biasotti come segretario. Fin dall’avvio, l’impostazione è chiara: la Consulta come spazio di lavoro collettivo, non come luogo simbolico.

“La Consulta è uno strumento fondamentale per promuovere le pari opportunità nel nostro Comune”, spiega Moglia. “Vogliamo coinvolgere le donne in ogni aspetto della vita pubblica e sociale, occupandoci anche di lavoro, disabilità e mondo giovanile, con un’attenzione particolare alla disabilità psichiatrica”. Un metodo basato sul lavoro di squadra e su competenze che si intrecciano.

È su questo impianto che, fin dai primi mesi, la Consulta decide di partire da un tema strutturale e trasversale: il lavoro. Nasce così il ciclo “Non solo marzo”, prima iniziativa organica del nuovo mandato, pensata per andare oltre la dimensione celebrativa e interrogare il presente.

Tre gli appuntamenti, distribuiti tra marzo e aprile. Il primo, martedì 18 marzo, è dedicato al rapporto tra famiglia, donne e lavoro, e al difficile equilibrio tra tempi di vita e tempi professionali. Il secondo, giovedì 27 marzo, affronta il tema dell’inserimento lavorativo delle donne con disabilità, mettendo al centro strumenti, buone pratiche e accompagnamento dei talenti. La chiusura, giovedì 10 aprile, guarda alle discipline STEM, ambito decisivo per il futuro economico e tecnologico, ancora segnato da un forte divario di genere.

“Abbiamo scelto di concentrarci su tre temi chiave”, spiega Moglia. “Il lavoro delle donne oggi, l’inclusione delle donne con disabilità e il futuro professionale nelle discipline scientifiche e tecnologiche”. Un percorso che coinvolge esperti e professionisti e che punta a costruire consapevolezza, non solo riflessione.

Accanto allo sguardo sul lavoro, la Consulta ha dedicato attenzione alle fragilità meno visibili. In occasione della settimana del 25 novembre 2025, dedicata alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’attenzione si è concentrata sulle truffe affettive, fenomeno in crescita anche sul territorio albese. L’incontro ospitato in Sala Riolfo ha messo a fuoco una forma di violenza silenziosa che colpisce sul piano emotivo prima ancora che economico.

“Si conoscono poco le truffe affettive, eppure sono un fenomeno dilagante”, ha spiegato Moglia. “Chi ne resta vittima si isola, si vergogna, fatica a chiedere aiuto”. Un momento di prevenzione costruito con il contributo di associazioni, professionisti, forze dell’ordine e istituzioni.

Sempre nel corso dell’anno, la Consulta ha affrontato anche il tema dell’affido familiare, con la serata “Un tempo per crescere: il viaggio dell’affido”, dedicata a informare, orientare e ascoltare. Attraverso contributi tecnici e testimonianze dirette, l’affido è stato raccontato come percorso complesso e condiviso, che coinvolge famiglie, servizi e comunità.

Il lavoro della Consulta si è sviluppato anche sul piano delle sinergie, con l’apertura a un dialogo strutturato con la nuova Consulta comunale delle Famiglie, nella consapevolezza che lavoro, cura, educazione e inclusione non possano essere affrontati separatamente.

A chiudere questo primo anno è uno sguardo dichiaratamente rivolto al futuro. “Voglio ringraziare tutte le persone che fanno parte della Consulta Pari Opportunità e che hanno lavorato con impegno e continuità”, sottolinea Moglia. “Il prossimo anno celebreremo un passaggio storico importante: gli 80 anni del voto alle donne. Un anniversario che la Consulta intende valorizzare con un concorso rivolto alle scuole secondarie di secondo grado, pensato come occasione di riflessione sull’importanza del voto per le ragazze e i ragazzi che si affacciano alla vita adulta.

Il tema del lavoro resterà centrale anche nel prossimo futuro, con l’intenzione di aprire un confronto tra generazioni, mettendo in dialogo il mondo dei boomer e quello dei millennial, tra esperienze consolidate e nuove prospettive. “Due visioni che si incontrano e che devono imparare a parlarsi”, in un contesto in rapido cambiamento.

“Ma molto altro abbiamo in cantiere”, conclude Moglia. Un modo per ribadire che le pari opportunità, ad Alba, non sono una parentesi, ma un processo che continua.

Daniele Vaira

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