Attualità - 04 dicembre 2025, 18:25

Sfm4 Alba-Germagnano, cantieri fino al 2026: la Regione conferma la riapertura completa

Annunciata la piena attivazione della linea a settembre del prossimo anno. I comitati di Pendolari chiedono puntualità, dati trasparenti e maggiore attenzione alle esigenze di chi viaggia: “Servizio da tutelare anche durante i lavori”

Sfm4 Alba-Germagnano, cantieri fino al 2026: la Regione conferma la riapertura completa

La lunga attesa per il completamento della Torino–Ceres sembra finalmente avere una data precisa. La Regione Piemonte ha confermato che a settembre 2026 l’intera linea tornerà operativa fino a Ceres, chiudendo un cantiere che negli ultimi anni ha impegnato Rfi, Trenitalia e Scr con investimenti superiori agli 80 milioni di euro, in gran parte provenienti dal Pnrr.

Le attività in corso riguardano il tratto Germagnano–Ceres, già rinnovato con il rifacimento dell’armamento ferroviario e la manutenzione straordinaria della linea elettrica. È iniziata anche l’installazione del nuovo sistema di controllo marcia treno, mentre nei prossimi mesi si procederà con l’adeguamento tecnologico e con l’allestimento delle stazioni. Entro giugno 2026 è previsto il completamento di tutte le opere richieste dai fondi Pnrr, comprensive degli interventi di banalizzazione tra Torino Rebaudengo e Ciriè, che consentiranno ai treni di utilizzare entrambi i binari in entrambe le direzioni.

L’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi ha rimarcato l’importanza del percorso avviato: “Non parliamo più di promesse, ma di una data certa. Dopo anni complessi, la Torino–Ceres sarà finalmente moderna, affidabile e pienamente funzionante. Chiediamo ai pendolari un ulteriore sforzo, perché i cantieri comporteranno inevitabili disagi. Ma tutto questo porterà a una linea più veloce e più sicura”.

Nella fase di lavori tra gennaio e marzo 2026 sono previste chiusure temporanee, necessarie per rispettare le scadenze del Pnrr e compresse il più possibile rispetto ai tempi originariamente previsti. Durante queste interruzioni il servizio sarà garantito da collegamenti sostitutivi, con orari che Trenitalia e l’Agenzia per la Mobilità stanno ultimando..

Il tema principale riguarda la puntualità reale delle corse del mattino. Secondo i pendolari, le rilevazioni ufficiali non descrivono la situazione vissuta dai viaggiatori, perché i treni recuperano ritardo nelle tratte finali, risultando puntuali nei report pur arrivando tardi a Torino: “Servono i dati intermedi, quelli sugli arrivi nelle stazioni dove scendono i pendolari. Finché non verranno pubblicati, il quadro sarà parziale”.
Respinta anche la richiesta di ripristinare il treno studenti Bra–Alba delle 7, giudicato non sostenibile per motivi economici e di saturazione della linea.

Tra i temi posti anche la gestione dei guasti ai passaggi a livello: “In un recente episodio tra Bra e Bandito, l’intervento della squadra Rfi ha causato un’ora di ritardo. Chiediamo che, in casi simili, venga valutato il coinvolgimento delle forze dell’ordine, come previsto dal regolamento”.

Daniele Vaira

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU