Si è tenuto ieri, mercoledì, l’incontro col quale i vertici italiani di Dana hanno illustrato al Ministero dell’Industria e del Made in Italy le fasi nelle quali verrà compiuto il prossimo passaggio dei suoi stabilimenti italiani sotto il controllo del gruppo Allison, altra multinazionale della meccanica che opera nell’ambito della componentistica automotive.
Un’operazione da 2,7 miliardi di euro – come sottolineato ieri dal senatore Giorgio Maria Bergesio (leggi qui), presente all’incontro romano nella sua veste di vicepresidente della Commissione Attività produttive del Senato –, che come noto prevede che entro febbraio cambino le insegne anche per due importanti presidi industriali della nostra provincia: l’ex Graziano Trasmissioni di località Piano a Sommariva Perno (217 dipendenti) e lo stabilimento di via dell’Aviazione a Cervere (162 addetti).
Nei giorni scorsi il passaggio di proprietà (il closing è previsto nel prossimo febbraio febbraio) era stato oggetto di un incontro tenuto tra le rappresentanze sindacali delle aziende ex Oerlinkon. Un’occasione che ha consentito ai rappresentanti dei lavoratori di fare un punto sulla situazione di mercato delle diverse realtà coinvolte anche alla luce di dati di mercato che recentemente hanno suscitato qualche preoccupazione soprattutto per l’effetto dei dazi Usa sui mercati globali.
"A Sommariva Perno continua a venire applicato il contratto di solidarietà introdotto nei mesi scorsi – spiega Domenico Calabrese, della segreteria provinciale Fiom Cgil –. Invece a Cervere, dove si effettuano trattamenti termini, si sta lavorando senza ammortizzatori aperti, in forza di sufficienti commesse, e anzi necessiterebbe di avere nuovi ingressi: forze fresche utili a tamponare le diminuzioni subite tra la fine del 2024 e la metà del 2025, quando in seguito a una contrazione degli ordinativi la proprietà preferì utilizzare strumenti di mobilità a favore di 16-17 addetti da avviare alla pensione. Noi allora avevamo sottolineato la nostra contrarietà, a tale misura, a favore di altre, ma la proprietà proseguì per la sua strada. Ora che servono nuove forze fresche, con tutta facilità quei lavoratori verranno sostituiti da somministrati".
Le garanzie chieste dai sindacati sono quelle sulle quali si è già mosso il senatore Bergesio. "Ad Allison chiederemo che illustri il suo progetto industriale – prosegue Calabrese –. Il Governo aveva fatto sapere di voler chiedere precise garanzie produttive e occupazionali. Attendiamo di conoscere i dettagli di quando emerso nell’incontro al Ministero".
CONFRONTO A CHERASCO
E’ programmato invece per martedì 2 dicembre il confronto tra le sigle sindacali del comparto metalmeccanico e la nuova proprietà della Westport Fuel Systems Italia, realtà che a Cherasco impegna circa 600 dipendenti e che lo scorso 30 luglio, insieme alle sue affiliate nei Paesi Bassi (Prins), in Polonia (Stako), in Argentina (Ta Technology) e alla joint venture Mwtl in India, si è formalmente separata da Westport Fuel Systems Inc, con sede a Vancouver, Canada.
Il gruppo, che ha in quella cuneese la propria sede centrale, sviluppa e fornisce sistemi e componenti avanzati per Gpl, Cng, Gnl e H₂ per clienti del settore automobilistico, dei trasporti, off-road, dell’elettronica, dello stoccaggio di carburanti alternativi e del motorsport, offrendo "soluzioni innovative e di alta qualità che soddisfano rigorosi standard sulle emissioni".
Anche dopo il passaggio di mano ha continuato a operare col medesimo marchio, ma la sua proprietà è passata a un veicolo interamente controllato da Heliaca Investments Coöperatief U.A., società di investimento a conduzione familiare con sede nei Paesi Bassi. Ai suoi vertici si è insediato un nuovo team dirigenziale dedicato composto da Bart van Aerle (chief executive officer), Frank Spiniello (chief financial officer) e Stefano Monaco (chief operating officer).
Dopo un rinvio avvenuto nei giorni scorsi, domani è atteso il confronto tra proprietà e sindacati: "Siamo cautamente ottimisti – dice in proposito Domenico Calabrese –. L’azienda è ricorsa a ore di cassa integrazione, ma per problemi logistici legati agli approvvigionamenti. Domani entreremo nel merito dei piani predisposti dalla nuova proprietà".





