Attualità - 26 novembre 2025, 17:00

Chimici farmaceutici introvabili, una mamma cuneese: "Mio figlio ha questa laurea, ma le aziende non gli rispondono"

Unioncamere, nel report del mese scorso, scriveva che non si riesce a coprire il 72% del fabbisogno di queste professionalità. Eppure, il ragazzo non trova lavoro

Chimici farmaceutici introvabili, una mamma cuneese: "Mio figlio ha questa laurea, ma le aziende non gli rispondono"

Ricorderete tutti quando, con l'arrivo del Covid, tra i possibili scenari c'era quello dei licenziamenti di massa. 

All’inizio della pandemia sembrava scritto: chiusure prolungate, imprese in difficoltà e quindi migliaia di lavoratori da lasciare a casa.

E invece, una volta superato il primo shock, è accaduto l’opposto: il mercato del lavoro si è “ristretto”, la domanda di personale è esplosa e interi settori hanno faticato – e faticano ancora oggi – a trovare manodopera.

Non si trovano lavoratori. Lo dicono, da anni, tutte le associazioni datoriali, anche attraverso le indagini condotte dai vari centri studi, a partire da quelle diffuse periodicamente da Unioncamere, anche in Piemonte. 

Il mese scorso abbiamo pubblicato i dati del Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. A ottobre le imprese piemontesi erano pronte ad assumere 30.270 lavoratori, che diventano 77.600 se si considera l’intero trimestre ottobre-dicembre 2025

Nel rapporto si va nello specifico, analizzando nel dettaglio quali sono le figure ricercate, i tipi di contratto, in quali tipi di aziende. 

Alcune figure sono particolarmente difficili da reperire e tra queste si evidenziano problematiche superiori alla media nazionale nella ricerca di profili in possesso di un titolo di istruzione tecnologica superiore (ITS, 63,8%) e universitario (48,4%).

All’interno di quest’ultimo gruppo sono gli indirizzi medico e odontoiatrico (84,0%) e chimico-farmaceutico (72,6%) i più difficili da reperire sul mercato del lavoro.

Eppure, ci spiega una signora di Cuneo , madre di un ragazzo che un anno fa si è laureato in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, suo figlio non riesce a trovare lavoro. 

Ci ha contattati, "incuriosita" da questi dati. 

"Mio figlio ha 25 anni, si è laureato nei tempi giusti e con un bel voto. Ha mandato curricula ovunque, sia tramite i portali delle aziende che via mail, a Cuneo, in Piemonte e anche all'estero. E' su Linkedin, Indeed... . Nessuno gli ha risposto o lo ha contattato. Allora, mi chiedo: sta sbagliando qualcosa? Non capisco come possa mancare più del 70% del fabbisogno di queste figure e mio figlio non riesca a trovare niente", commenta. 

"Potrebbe lavorare nelle farmacie, ma a lui piace la ricerca, stare in laboratorio, studiare... . Potrebbe lavorare in molti ambiti, anche nell'industria alimentare o in aziende di cosmetica", spiega ancora la madre del ragazzo. 

Nel corso di questo anno da laureato, è stato assunto come tirocinante in un'azienda. Attualmente è impiegato, sempre come tirocinante, in un'azienda farmaceutica, dove probabilmente, però, non sarà confermato a scadenza di contratto, a fine anno. 

Lui, come gli altri tirocinanti, non avranno il rinnovo. O almeno questa sembra l'aria che tira. 

Nel frattempo, non ha mai smesso di candidarsi, inviare mail, contattare aziende.

"Non voglio sembrare una mamma invadente. Mi chiedo solo, anche da cittadina, come interpretare questi dati: mancano chimici farmaceutici ma nessuno risponde ad un ragazzo che ha proprio questo titolo, ottenuto con grande impegno e con ottimi voti". 

Barbara Simonelli

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU