È importante parlare di violenza sulle donne tutti i giorni e così l’Istituto Salesiano San Domenico Savio di Bra ha fatto proprio il simbolo della lotta alla violenza di genere, installando una panchina rossa nel cortile della scuola.
L’inaugurazione è avvenuta proprio il 25 novembre, in modo da celebrare la Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Al centro della panchina il cartello che riporta il numero antiviolenza e stalking 1522. Presenti il direttore della Casa salesiana don Riccardo Frigerio e la vice direttrice del Cnos-Fap Caterina Dominici. E poi tanti giovani, età diverse, ma un unico messaggio: educare al rispetto.
L’iniziativa panchine rosse
Si tratta di un progetto open ideato dagli Stati Generali delle Donne, movimento internazionale simbolo del rifiuto della violenza di genere. Il forum interviene nelle attività che alimentano un percorso di crescita e maturazione di una nuova consapevolezza sociale e culturale dell’identità maschile e femminile focalizzandosi sul problema delle discriminazioni in tutti gli ambiti. Alla sua diffusione può contribuire chiunque. Basta posizionare una panchina in una piazza, in un giardino pubblico, davanti a una scuola, a un museo o in un centro commerciale, ovunque.
La panchina simboleggia il posto lasciato vuoto da una donna vittima di femminicidio: il passante viene invitato a sedersi e a riflettere sulla necessità di dedicare un momento di ascolto e sostegno alle vittime di violenza. Sul sito “panchinerosse” si può leggere: «Il mio posto è vuoto, ma IO SONO QUI, sono questa Panchina Rossa come il mio sangue versato. Sono qui per ricordare che il femminicidio e la violenza sulle donne, fisica, psicologica, economica, lo stalking non devono più esistere. Fermati, siediti. In tutta Italia e nel Mondo. Per non dimenticare, per costruire un percorso di sensibilizzazione, per promuovere e sostenere azioni concrete con le Istituzioni, i Comuni, le Associazioni, le Scuole, le Famiglie, le Aziende… la Società Civile tutta».
Il colore rosso rappresenta il sangue versato dalle vittime. Ciò riprende la campagna di lotta per la giustizia nei confronti delle morti avvenute a Ciudad Juárez in Messico. Qui, nell’agosto 2009, l’artista Elina Chauvet realizzò l’installazione Zapatos Rojos, collocando 33 paia di scarpe femminili rosse nella piazza della Città.





