Economia - 21 novembre 2025, 07:55

Dal Consorzio di Tutela al regista della filiera: la nuova era del vino italiano

L'UGIVI a Grinzane Cavour delinea il futuro: con il Regolamento UE 2024/1143 i Consorzi diventano architetti della sostenibilità, centri di competenza territoriale e motori di pianificazione economica con poteri "erga omnes".

Si è tenuto sabato 15 novembre 2025, presso l'evocativo Castello di Grinzane Cavour, l'intenso convegno promosso da UGIVI (Unione Giuristi della Vite e del Vino) dal titolo "Dal Consorzio di Tutela al Consorzio di Gestione". L'evento ha richiamato esperti e rappresentanti di spicco del settore per analizzare l'evoluzione normativa e strategica dei consorzi vitivinicoli italiani.

Al centro del dibattito, il nuovo Regolamento (UE) 2024/1143. La giornata è stata aperta dal Presidente UGIVI, l'avvocato Diego Saluzzo, il quale ha chiarito che il regolamento conferisce ai consorzi un mandato evolutivo: non più solo custodi delle denominazioni, ma veri e propri architetti e registi di strategie di filiera.

Alla tradizionale vigilanza si affianca una gestione evoluta che: integra sostenibilità ambientale, sociale ed economica nei disciplinari e porta alla redazione di rapporti di sostenibilità.

Questo ampliamento di poteri, definito "erga omnes", sposta l'asse d'azione muovendosi in tre direzioni chiave:

Mercato e Rendimento: Monitorare le dinamiche commerciali, garantire una concorrenza leale di filiera e assicurare un equo rendimento ai produttori.

Competenza e Guida: Farsi centro di competenza territoriale, capace di dettare standard comuni, educare produttori e consumatori e guidare la transizione climatica e digitale delle filiere.

Tutela Globale: Assicurare la protezione delle Indicazioni Geografiche (IG) per contrastare efficacemente l'Italian Sounding sui mercati internazionali.

Il convegno si è concentrato sui temi cruciali di sostenibilità, governance e tutela sui mercati internazionali.

La mattinata ha approfondito l'impatto del Regolamento UE, analizzando aspetti tecnici come: il voto ponderale, le regole concorrenziali, la tutela globale dei marchi con ruolo erga omnes.

Il dibattito ha poi offerto un confronto internazionale, spostandosi sui modelli organizzativi avanzati di Francia e Germania, con l'obiettivo di delineare nuove opportunità di networking per i consorzi italiani.

Il pomeriggio è stato dedicato alle nuove competenze dei consorzi, che devono trasformarsi in motori di pianificazione economica. Temi centrali sono stati la sostenibilità ambientale e sociale (inclusa la gestione della manodopera) e le strategie di regolazione dell'offerta, tutte volte a rafforzare le relazioni di filiera e le dinamiche di mercato.

La Tavola Rotonda finale, che ha riunito i rappresentanti di consorzi chiave, ha confermato una forte convergenza di vedute: i consorzi devono trasformarsi in organismi di pianificazione, promozione e tutela moderni, capaci di affrontare le sfide della competitività internazionale e di cogliere le opportunità strategiche della nuova normativa.

I consorzi diventano quindi centri di competenza territoriale che: presidiano la qualità e orientano l'innovazione, supportando il ricambio generazionale.

Questo percorso trasforma il vino italiano non più solo in un prodotto da difendere, ma in una leva strategica per lo sviluppo rurale e la competitività, accompagnandolo con visione nel futuro. In questo contesto, l'UGIVI ha ribadito che continuerà la sua missione di formazione giuridica corretta ed equilibrata, offrendo continue occasioni di incontro e confronto tra i vari saperi coinvolti.

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