Per lui si chiude un cerchio, nato ai piedi delle Alpi e amante della montagna, Gabriele Martini è diventato alpino, realizzando il suo sogno. Ieri a Trieste ha ricevuto il cappello alpino con la nappina rossa, al culmine del corso di addestramento “Monte Nero Terzo”.

(Gabriele Martini con il cappello da alpino)
Insieme a lui alla cerimonia anche altri due cuneesi tra i 19 piemontesi, il gruppo più numeroso d'Italia, Giovanni Lauria di Cuneo e Gabriel Montesion di Santa Vittoria d'Alba.
Gabriele Martini, nato a Cuneo il 17 febbraio 2006 residente a Borgo San Dalmazzo, ha saputo dimostrare la sua determinazione e tenacia superando prove ed esercitazioni senza mai perdersi d'animo e rimettendosi in gioco ogni volta di più.
Un percorso di crescita e dedizione ripagato dall'ottimo piazzamento, che al termine del corso di dodici settimane alla scuola di formazione delle Truppe Alpine di Aosta lo vede sesto su 140 allievi.
Il 19enne ha sviluppato l'amore per la montagna fin da piccolo, quando non mancava un'escursione con lo zio o con i nonni che gli hanno trasmesso questo valore. Il desiderio di non abbandonare questo dono prezioso lo ha spinto verso l'esercito, dove poter incanalare la passione trasformandola in una vera professione al servizio del territorio e della comunità.
“La carriera militare è sempre stata il mio obiettivo – racconta Gabriele -, sia per la mia crescita personale sia per migliorare la mia disciplina e la mia forma fisica”.
Tutto ha inizio il 27 gennaio quando si è arruolato dopo aver partecipato a relativo concorso a Milano. “Dopo tre mesi, per la mia prima esperienza, sono stato inviato a L'Aquila per l'addestramento volontari in forma iniziale (Rav). Ogni giorno la mia convinzione per il percorso scelto è cresciuto, appassionandomi via via di più. Ho scommesso su me stesso scegliendo come specialità quella di fuciliere alpino e ho proseguito la formazione alla scuola di Aosta, dove ho seguito il corso di roccia e mi sono specializzato ”.
A distanza di pochi mesi Gabriele si guarda indietro e riflette sull'evoluzione del suo percorso.
“Sono stati duri e impegnativi, ma sono profondamente emozionato e contento di aver finalmente ricevuto il cappello alpino”.
A differenza dei compagni che hanno ricevuto il cappello alpino dai “veci”, nonché veterani in pensione, Gabriele essendosi classificatosi sesto, per il suo ottimo rendimento ha avuto il privilegio di riceverlo dal presidente dell'Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero.

(La consegna del cappello alpino con nappina rossa dal presidente nazionale ANA Sebastiano Favero a Gabriele Martini)
“Sono emozionatissimo per questo traguardo ed ancora di più per esser stato il sesto del corso, avendo avuto così l'onore di ricevere il cappello alpino da una figura istituzionale”.
Ora la sua carriera proseguirà con l'assegnazione al reggimento e relativa caserma di destinazione, che Gabriele aveva indicato come scelta la sua Cuneo. E anche qui il suo desiderio è stato esaudito.
“Non vedo l'ora di iniziare la mia nuova avventura come fuciliere alpino al Secondo Reggimento Alpini di Cuneo della Brigata alpina Taurinense, presso la Caserma Vian di San Rocco Castagnaretta – aggiunge appagato -. Aver avuto qui con me la mia famiglia è stato un ulteriore soddisfazione personale, poter condividere questo momento con chi mi ha sostenuto è certamente un valore aggiunto”.

(Il neo alpino Gabriele Martini con la sua famiglia)
Entusiasta della scelta fatta Gabriele si sente realizzato: “proseguirò la carriera militare, mi piace molto”.
E infine un pensiero a chi ancora nella vita non ha le idee chiare sul dafarsi.
“Consiglio ai giovani – conclude Gabriele - di provare l'esperienza militare perché ti fa crescere come persona, ti cambia e ti fa diventare uomo. E' davvero un percorso verso la maturità. In questi sei mesi ho vissuto un profondo cambiamento, che mi ha portato ad avere un approccio differente con me stesso, verso gli altri e soprattutto verso la vita”.





