Attualità - 14 novembre 2025, 06:03

La nuova Casa e Ospedale di Comunità di Bra: ecco a che punto è e come sarà

Si è chiusa la fase di presentazione delle offerte. Il nuovo polo nascerà all’ex ospedale “Santo Spirito”, integrando servizi sanitari e spazi di prossimità

L'ex ospedale "Santo Spirito" di Bra

L'ex ospedale "Santo Spirito" di Bra

Prosegue spedito il percorso verso la realizzazione della Casa e dell’Ospedale di Comunità di Bra, destinati a sorgere nell’area dell’ex complesso Santo Spirito. L’ASL CN2 conferma che il termine per la presentazione delle offerte è scaduto lo scorso 10 ottobre, registrando un’ottima adesione da parte degli operatori economici. Entro la fine del 2025 si prevede l’aggiudicazione dei lavori, con l’avvio operativo della progettazione esecutiva nei primi mesi del 2026.

Il percorso di realizzazione della Casa e Ospedale di Comunità di Bra procede secondo programma e vedrà il completo recupero e la riqualificazione dell’edificio realizzato sul finire del secolo scorso, alcuni interventi manutentivi sull’edificio monumentale e sulle aree esterne di pertinenza” commenta la direttrice generale dell'Asl Cn2 Paola Malvasio.

L’appalto, del valore complessivo di 16 milioni e 161 mila euro, è finanziato attraverso la programmazione regionale ex art. 20 della Legge 67/1988. Anche in questo caso la Centrale Unica di Committenza è affidata al Comune di Bra, che collabora con l’ASL CN2 per la gestione della procedura.

Il Progetto di Fattibilità Tecnico Economica prevede infatti la ristrutturazione e il riuso dell’edificio più moderno del complesso, con interventi mirati a migliorarne le prestazioni energetiche e funzionali. Alcuni corpi addossati al muro perimetrale originale verranno demoliti, mentre i fabbricati tecnici e le aree verdi interne saranno riqualificati e resi più fruibili per utenti e operatori.

La nuova Casa di Comunità ospiterà attività sanitarie e amministrative, punti di assistenza territoriale e servizi socio-sanitari integrati, mentre l’Ospedale di Comunità offrirà spazi dedicati a ricoveri brevi, cure intermedie e percorsi di riabilitazione leggera.

Le altre Case di Comunità dell’ASL CN2: tra lavori e nuovi avvii

Per Cortemilia e Canale, la Regione Piemonte ha confermato il cofinanziamento necessario per avviare il percorso di progettazione e affidamento dei lavori, secondo la documentazione già validata dall’ASL CN2.
A Santo Stefano Belbo, invece, i lavori sono in corso e verranno ultimati entro il primo semestre del 2026, in linea con le scadenze previste dal PNRR, consentendo così l’attivazione della struttura entro l’estate del prossimo anno.

Un mosaico di progetti che – sottolinea l’azienda sanitaria – ha l’obiettivo di rafforzare la presenza dei servizi di salute e assistenza nel territorio, creando una rete coordinata e accessibile, capace di rispondere alle diverse esigenze delle comunità locali.

Rafforzare l’edilizia territoriale significa rafforzare una sanità più vicina ai cittadini, alleggerendo di conseguenza il peso sui nostri ospedali. Ecco perché gli oltre 55 milioni di euro destinati all’ASL CN2 per la realizzazione delle cinque Case di Comunità (Alba, Bra, Canale, Cortemilia e Santo Stefano Belbo), le due Centrali Operative Territoriali (COT di Alba e Bra) e i due Ospedali di Comunità (Alba e Bra), sono un investimento importante per il futuro della sanità pubblica in generale. Un intervento che si inserisce in un piano di edilizia sanitaria regionale molto ampio, che vede un investimento totale di quasi 5 miliardi di euro, il più grande e importante dal dopoguerra a oggi”, sottolinea l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi
 

d.v.

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