Attualità - 13 novembre 2025, 18:33

Variante Demonte, chiuso l'iter tecnico ora si passa al progetto esecutivo con le prescrizioni del Ministero dell'Ambiente

La Regione punta a completare il progetto entro gennaio 2026. La Soprintendenza indica le modifiche per ridurre l’impatto ambientale e paesaggistico: colori più naturali, maggior integrazione con il territorio e nuove verifiche archeologiche

Variante Demonte, chiuso l'iter tecnico ora si passa al progetto esecutivo con le prescrizioni del Ministero dell'Ambiente

Dopo la conclusione dell'iter tecnico relativo alla Variante di Demonte, reso noto nei giorni scorsi dal commissario straordinario Luca Bernardini, si passerà ora alla progettazione esecutiva che recepirà le prescrizioni del Ministero dell’Ambiente.

Secondo quanto comunicato dalla Regione, l'obiettivo è concluderla entro gennaio 2026, per poi procedere con gara d’appalto e consegna dei lavori entro la fine dello stesso anno. La scelta di procedere con la progettazione esecutiva e non con un appalto integrato consente di accorciare le tempistiche e garantire un controllo più puntuale sul progetto.

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, di concerto con il Ministero della Cultura, si era pronunciato con giudizio positivo sulla compatibilità ambientale dell'opera, subordinandolo all’ottemperanza di specifiche condizioni, integrate con le osservazioni della Soprintendenza.

Sei le condizioni ambientali, nello specifico le nr. 1 – 2 – 3 – 4 – 7 – 11, di cui è stata verificata l'ottemperanza e su cui la Soprintendenza ha espresso per ciascuna osservazioni e indicazioni progettuali.

Le prescrizioni principali

1 – Viadotti Cant e Perdioni
Si è chiesto di verificare, tramite fotosimulazioni, l’opportunità di adottare colorazioni grigio-verdi o tortora, in alternativa all’acciaio corten, per meglio armonizzare le strutture con il paesaggio.
La Soprintendenza ha osservato che le tinte grigio-verdi garantiscono un impatto visivo minore e un miglior mimetismo con la vegetazione. Per il viadotto Cant è stata inoltre richiesta la sistemazione delle spalle laterali con versanti inclinati in terra armata e piantumazioni di essenze arbustive autoctone, per ridurre l’impatto paesaggistico.

2 – Cunicolo di fuga
Nel tratto visibile all’esterno, dovranno essere approfondite le soluzioni estetiche e cromatiche, valutando rivestimenti in pietra o acciaio corten.
La Soprintendenza suggerisce l’utilizzo del corten per il fronte del portale e una tinteggiatura scura per l’intradosso della galleria, per una migliore integrazione visiva.

3 – Imbocchi della galleria
Si raccomanda di adottare colorazioni meno chiare e di produrre viste tridimensionali realistiche del profilo del rilievo, così da mantenere il più possibile l’andamento naturale del pendio e ridurre le porzioni di terrapieno.
La Soprintendenza ha ribadito la necessità di fornire tali viste in fase esecutiva, riservandosi di richiedere ulteriori migliorie architettoniche per limitare l’impatto paesaggistico e la manomissione del materiale roccioso.

4 – Cabina elettrica
È stato chiesto di approfondire gli aspetti architettonici e paesaggistici, con la possibilità di riposizionare o parzialmente interrare la struttura per renderla meno visibile. La Soprintendenza richiede l’invio in fase esecutiva dell’elaborato planimetrico aggiornato.

7 – Indagini archeologiche
Anas dovrà aggiornare il piano dei sondaggi del 2018, integrandolo con indagini non invasive e prospezioni geognostiche.
Il nuovo piano delle indagini archeologiche, corredato da tavole grafiche, è già stato presentato e recepisce le indicazioni della Soprintendenza.

11 – Impatti sui beni monumentali
Per gli scavi in galleria e gli imbocchi in prossimità del Forte della Consolata, saranno necessari approfondimenti specifici sugli effetti delle lavorazioni, comprese le vibrazioni, e sulle misure di tutela da adottare.
La Soprintendenza non ha formulato ulteriori osservazioni su questo punto.

Le valutazioni di ottemperanza sulle restanti prescrizioni ambientali, infine, seguiranno in un momento successivo all'approvazione del progetto esecutivo, o prima dell'avvio lavori.

Con la chiusura dell’iter tecnico, la Variante di Demonte entra nella fase decisiva: entro un anno sarà pronto il progetto esecutivo che terrà conto di tutte le indicazioni ambientali e paesaggistiche.
Un passaggio fondamentale verso la realizzazione di un’infrastruttura attesa da trent'anni, pensata per migliorare la viabilità della valle e al tempo stesso salvaguardare il contesto naturale e storico del territorio.

Sara Aschero

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