Sono 140 gli allievi provenienti da tutta Italia, già militari dell'esercito, che stanno concludendo l'addestramento di base per diventare alpini. Tre di questi sono cuneesi, Giovanni Lauria (di Cuneo), Gabriele Martini (di Borgo San Dalmazzo) e Gabriel Montesion (di Santa Vittoria d'Alba).
Sabato 15 novembre riceveranno il cappello d'alpino. La cerimonia quest'anno si terrà a Trieste, dove è in corso la settimana dedicata e conclusiva. In questi giorni speciali, infatti, gli aspiranti alpini si sottopongono ad intense esercitazioni e simposi per una full immersion tra tradizione, cultura, omaggi ai caduti e preparazione fisica.

I tre cuneesi fanno parte della pattuglia dei piemontesi che è la più numerosa con 19 allievi.

Dopo il corso base di addestramento militare sono stati assegnati alla specialità da loro scelta che, in questo caso, acquisiranno alla scuola di formazione delle Truppe Alpine di Aosta. Dal centro addestramento passano volontari, sottufficiali ed ufficiali, che una volta completata la formazione danno avvio alla carriera militare prendendo servizio nei reparti alpini dell'Esercito.
Ordinata su un reparto addestrativo con sede presso la Caserma "Battisti", dispone della sezione sci alpinistica dislocata a La Thuille presso la Caserma "Montebianco", e la sezione sci e ghiaccio del centro sportivo esercito a Courmayeur presso la Caserma "Perenni".
L'addestramento di 12 settimane è quindi orientato alle specialità come il combattimento in montagna, l'alpinismo e lo sci, che si interscambiano a seconda della stagione in cui si tiene il corso. Quello che si conclude sabato è il corso “Montenero Terzo”. Il prossimo corso che partirà con la stagione invernale, infatti, farà lo sci. Una volta assegnati al Reggimento degli Alpini di destinazione completeranno la loro formazione con la specialità mancante.
L'ultima settimana dell'addestramento è previsto venga svolta nella città dove riceveranno il cappello di alpino, che questa volta è Trieste. Ieri gli allievi hanno potuto prendere parte ad un'esercitazione inedita sulla falesia a picco sul mare, accompagnati sul posto a bordo di gommoni dell'esercito. Prove in acqua che di solito vengono proposte su lago.



Un percorso intensivo, che mette a dura a prova sia mentalmente che fisicamente, dove la determinazione dell'allievo verrà ripagata con la consegna formale del cappello alpino a cura dei “veci”, veterani in pensione.
Riceveranno, quindi, il cappello nuovo con la nappina rossa, che rappresenta il battaglione di Aosta di provenienza.
Il colore del pon pon che scende dal cappello può, infatti, cambiare a seconda del battaglione di appartenenza. I colori usati sono quelli della bandiera italiana e nel caso del battaglione di Saluzzo è verde.
Con la cerimonia diventeranno ufficialmente alpini e attenderanno l'assegnazione del Reggimento dove prenderanno servizio.





