Attualità - 10 novembre 2025, 14:01

Salute mentale e dipendenze, il Comitato Studenti di Alba riempie la sala dello Sport: “La città vuole parlarne”

Grande partecipazione all’incontro dell’8 novembre. Il direttivo: “I giovani chiedono spazi veri di ascolto”

Salute mentale e dipendenze, il Comitato Studenti di Alba riempie la sala dello Sport: “La città vuole parlarne”

È stata una serata che ha parlato chiaro. Nessun tabù, nessun tono formale: solo la voce di una comunità che ha scelto di guardare in faccia due questioni urgenti come salute mentale e dipendenze. Sabato 8 novembre, nella sala dello Sport di via Manzoni, il Comitato Studenti Alba ha riunito professionisti, famiglie e un pubblico trasversale, confermando il valore di una generazione che non elude i problemi, ma li attraversa.

La soddisfazione è arrivata subito dai co-presidenti del Comitato, Paolo Cittadino e Beatrice Sala, che hanno definito l’incontro un segnale importante per tutta la città. “Siamo molto soddisfatti della riuscita dell’iniziativa, che ha dimostrato quanto la nostra comunità abbia a cuore questi temi”, spiegano. “Quando abbiamo fondato il Comitato Studenti lo abbiamo fatto per creare spazi di dialogo serio e costruttivo, affrontando argomenti che spesso vengono ignorati, ma che incidono profondamente sulla vita dei ragazzi e sul benessere della città”.

A dialogare con i giovani erano presenti Sabrina Borlengo, musicoterapeuta e figura storica di Di.A.Psi, Marco Marzolla, medico dirigente del Servizio Dipendenze Patologiche dell’ASL CN2, e Angelica Pizzillo, ambassador della rete nazionale Young4HelpChat. Tre prospettive differenti, unite dallo stesso messaggio: ascoltare non basta, bisogna imparare a farlo bene.

La moderazione è stata affidata ad Antonino Daidone, docente dell’Istituto Einaudi, già protagonista di numerosi progetti partecipativi rivolti agli studenti, che ha guidato il confronto con sensibilità e rigore.

Nel corso dell’incontro si è parlato delle forme di dipendenza che crescono tra gli adolescenti, del peso delle aspettative sociali, dei nuovi strumenti di supporto tra pari. Ma soprattutto si è affrontato il tema più complesso: la solitudine, vissuta e taciuta, che spesso accompagna i ragazzi nel percorso scolastico e nella costruzione della propria identità.

A sottolinearlo è stata anche Martina Fresia, membro del direttivo del Comitato Studenti: “Eventi come questo sono fondamentali per la crescita della comunità. Affrontare certi temi non è semplice, né per le persone coinvolte né per le loro famiglie. Iniziative come questa possono diventare un punto di riferimento, uno spazio sicuro”.

redazione

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