I più letti della settimana - 09 novembre 2025, 17:34

CALCIO SERIE C / Nisticò indica la strada al suo Bra: "Lavoro e serenità per conquistare la salvezza"

Il mister dei giallorossi commenta anche la questione stadio: "Non sta a me giudicare ma siamo a novembre e non si vede niente di quello che era stato detto a maggio. A Bra sto benissimo, come ci si può non trovare bene qui?"

(foto: pagina fb ac bra)

(foto: pagina fb ac bra)

Riproponiamo qui uno degli articoli più letti della settimana appena conclusa, pubblicato giovedì 6 novembre. 

È tanta la soddisfazione di Fabio Nisticò per la vittoria nell’ultima giornata del campionato di Serie C, arrivata sul campo del Rimini. L’allenatore dell’AC Bra però non si accontenta e pensa già al futuro, tra obiettivo salvezza e problematiche riguardanti lo stadio “Attilio Bravi”.

Nisticò nella sua carriera vanta anni di esperienza in Serie D con squadre storiche come Verbania, Santhià, Pinerolo, Chisola e Chieri. Per il mister classe 1975 questa è la seconda annata sulla panchina braidese. La prima è stata una vera e propria cavalcata trionfale, conclusa con la promozione in C.

I piemontesi hanno iniziato questa stagione con molte difficoltà e solamente cinque punti in nove giornate. Nelle ultime settimane qualcosa sembra però cambiato: i giallorossi hanno ottenuto due pareggi (2-2 con la Pianese e 0-0 con la Vis Pesaro) e un successo (2-1 sabato scorso sul campo del Rimini) nelle ultime tre partite, risalendo la graduatoria e dando nuova linfa al progetto.

In classifica il Bra è ora in zona playout al 16° posto (10 punti), a meno due da quella 15ª posizione che garantirebbe la salvezza diretta. Sono invece 11 le lunghezze che separano i cuneesi dall’ultimo posto, unica posizione che condanna alla Serie D.

Prossimo appuntamento per i giallorossi sabato 8 novembre, quando a Sestri Levante ospiteranno il Pineto (ore 14:30).

(Mister Fabio Nisticò)

Mister Nisticò, sabato avete vinto il primo match in trasferta. Come si lavora e come si vive la settimana dopo una vittoria così importante?

“Sicuramente la vittoria dà sempre energia, euforia e serenità all’interno dello spogliatoio. Ma come ho sempre detto a Bra si è molto pragmatici sia nei successi che nelle sconfitte. Anche quando si perde tutto viene analizzato correttamente senza cadere in esagerazioni, né in un senso e né nell’altro. Questa mentalità e le vittorie mi aiutano parecchio nella gestione del gruppo, inoltre mi viene data la possibilità di trasmettere ai ragazzi la serenità che serve per poi approcciare al meglio le partite seguenti”.

Che peso hanno i tre punti di Rimini?

“La vittoria ha sempre un peso importante, a maggior ragione aver ottenuto tre punti contro una diretta concorrente per la salvezza è ancora più determinante. Noi dobbiamo lavorare sempre con l’obiettivo finale di maggio che è quello di riuscire a mantenere la categoria. Di conseguenza dobbiamo rimanere umili e prendere tutta l’energia possibile da queste situazioni; dobbiamo continuare a lavorare perché solo così riusciremo a toglierci altre soddisfazioni. Con i ragazzi analizziamo sempre tutto ciò che di meglio possiamo fare, anche dopo i successi perché c’è sempre da migliorare. Ripeto, la serenità è fondamentale all’interno dello spogliatoio”.

La salvezza diretta può essere un obiettivo concreto per il Bra, anche alla luce del recente cambio di rotta?

“Io sono abituato a non mettere mai le mani avanti e non precludere niente; è chiaro che il nostro primo obiettivo è quello di salvarci direttamente ad aprile. Se però mi dicessero che mi salvo ai playout di maggio ovviamente firmerei subito”.

(foto: pagina fb ac bra)

Questa è la sua seconda stagione sulla panchina dei giallorossi, come si trova a Bra?

“Mi sto trovando benissimo, come ci si può non trovar bene a Bra? Lo scorso anno abbiamo fatto qualcosa di straordinario: i miei giocatori hanno ottenuto ciò che nessuno si poteva immaginare all’inizio del ritiro ad agosto. L’aver ottenuto la promozione in Serie C con quattro giornate di anticipo è un risultato clamoroso; permettetemi di ringraziare ancora una volta i ragazzi dell’anno scorso per quest’incredibile soddisfazione che mi hanno regalato. Ora siamo in questa nuova realtà dove naturalmente tutto è amplificato all’ennesima potenza. In questo periodo io, lo staff, i giocatori e la società ci stiamo naturalmente adattando perché vi assicuro che è totalmente un altro mondo. Pian piano ognuno di noi sta capendo di poter stare in questa categoria dando il 200% perché altrimenti è impossibile salvarsi. La speranza è di riuscire a continuare su questa strada”.

Per lei si tratta della prima esperienza nel calcio professionistico, che emozioni prova e quali sono le principali differenze che ha riscontrato finora con la Serie D?

“Ci sono molte situazioni diverse rispetto ai dilettanti. La prima sono gli ambienti in cui si va a giocare: ci sono stadi dove giochi davanti a 10/15 mila spettatori (Ascoli e San Benedetto del Tronto per esempio) che ti danno un effetto emotivo importante; di conseguenza anche a questo ci siamo dovuti abituare. Un altro aspetto nuovo è la richiesta dello staff nei confronti dei giocatori, infatti ora possiamo essere più esigenti perché comunque sono tutti calciatori professionisti. La gestione della settimana è più agevole perché si ha la possibilità di lavorare con tutti quando si vuole, mattino o pomeriggio è indifferente. Tutte queste situazioni sono facilitate dal contratto che vincolano i ragazzi alla società. L’ultimo aspetto molto piacevole è il confronto con realtà importanti che negli anni passati hanno calcato i campi di categorie superiori alla C”.

Quest'anno siete costretti a giocare le partite casalinghe allo stadio “Giuseppe Sivori” di Sestri Levante, cosa ne pensa della situazione dell'”Attilio Bravi” di Bra e come questa problematica vi sta mettendo maggiormente in difficoltà?

“Le difficoltà sono esageratamente tante, il peso che ha questa problematica è superiore a quello che pensavamo quest’estate: praticamente ogni weekend passiamo due giorni sul pullman. Ciò è veramente stancante e vi assicuro che è un incredibile dispendio di energie. Non vogliamo prendere questo svantaggio come un alibi perché vogliamo ottenere la salvezza nonostante tutto. Per quanto concerne lo stadio Attilio Bravi non giudico, so solo che siamo a novembre e non si vede l’ombra di alcuna miglioria rispetto a quello che era stato detto a maggio quando si è vinta la Serie D. Al tempo ci avevano dato garanzie diverse che però ora non si vedono. Non compete a me dire ciò che c’è da fare, so solo che girando i campi del girone vediamo situazioni dal punto di vista strutturali che, secondo me, con buona volontà da parte di tutti, si potrebbero realizzare anche a Bra con tanti meno soldi di quelli di cui sento vociferare e soprattutto in molto meno tempo di quello che ci stanno mettendo  per l’Attilio Bravi”.

(foto: pagina fb ac bra)

Quanto vi mancano i vostri tifosi, anche se sono comunque sempre presenti?

“Ci manca tantissimo il supporto di tutta la nostra tifoseria. Basti pensare che la sera che abbiamo vinto il campionato ad Imperia (13 aprile scorso) siamo poi tornati a Bra e lo stadio Attilio Bravi era completamente pieno con centinaia di tifosi che ci aspettavano. Gli ultras ci sono sempre ma diversi appassionati non possono sostenere la spesa per venire sempre a Sestri Levante: stiamo dando una mancanza a livello di passione emotiva e sentimentale a persone che vorrebbero vivere questo momento insieme a noi che però purtroppo non possono spostarsi con la squadra”.

Infine, tornando al calcio giocato, sabato affronterete il Pineto che con soli 6 punti in più di voi è in piena zona playoff, che partita si aspetta?

“Mi aspetto un match apertissimo come sempre. D’altronde, come testimoniano i risultati delle prime dodici giornate, sono solo tre le formazioni nettamente superiori e sono Arezzo, Ascoli e Ravenna, tutte le altre partite sono imprevedibili e aperte a ogni risultato. Dovremo essere lucidi nel cercare di portare avanti il nostro percorso e affrontare ogni gara con il giusto atteggiamento. Dopo di che gli episodi in questo girone la fanno da padrona, dobbiamo dunque essere bravi a portare l’episodio dalla nostra parte. Secondo me, nel campionato di Serie C, una squadra organizzata, con la giusta fame e con un buon atteggiamento può strappare punti contro qualsiasi avversaria”.

Samuele Bernardi

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