Una Cuneo generosa, capace di partire con coraggio e di rimanere in partita fino all’ultimo, ma costretta ad arrendersi a una Trento più cinica e precisa. Nel post gara del palasport di San Rocco Castagnaretta, Matteo Battocchio analizza con equilibrio la sconfitta per 3-1 contro l’Itas, sottolineando la prestazione dei suoi ragazzi e il peso dei dettagli.
“Questa è una squadra che, se riesce a giocare con energia in campo, può fare bene. Peccato per il quarto set: abbiamo provato, ho provato a prendermi la responsabilità di un cambio che nella nostra testa poteva dare un po’ più di solidità, ma fa parte del gioco e della crescita dei ragazzi. Saperlo dopo è facile, ma penso che la squadra abbia fatto onestamente il suo, c’è poco da dire.”
Battocchio riconosce la qualità di Trento, capace di mantenere percentuali altissime in attacco e di capitalizzare ogni occasione.
“Anche nel secondo e nel terzo set, che abbiamo perso in modo netto, la squadra non è mai scesa sotto il 50% di positività in attacco. Solo che loro attaccavano con il 70-75%. Siamo entrati in un loop in cui, dopo qualche errore, abbiamo provato a rischiare meno, ma loro han fatto bene, anche grazie a un Michieletto che ti passa sopra e fa quello che vuole: non è un caso se è il miglior giocatore al mondo.”
Il tecnico cuneese non vede nel servizio un aspetto da calibrare, ricordando anche situazioni analoghe vissute nella scorsa stagione: “Nel secondo set, per esempio, abbiamo sbagliato cinque battute di fila: vero, ma lo abbiamo fatto per evitare di rischiare troppo. È un equilibrio difficile — rischiare ma senza uscire dal ritmo. Alcuni giocatori entrano meglio, altri meno. Però se sbagli troppo, poi entri nel loop del servizio, come era successo un anno fa. Lì abbiamo perso non per gli errori, ma per la gestione del servizio. Anche stasera è successo un po’ così: loro hanno ricevuto molto bene, anche su battute sopra i 110-120 all’ora.”
Nonostante la sconfitta, Battocchio resta giustamente fiducioso: la squadra ha mostrato solidità, carattere e tratti di gioco convincenti. “Trento ha giocato come ci aspettavamo, ma noi abbiamo fatto quello che dovevamo. Non c’è molto da rimproverare: la squadra ha dato tutto.”





