Mercoledì 5 novembre sarà Luna piena. Una particolare, perché è chiamata Superluna del Castoro. Il risultato è un disco più imponente, capace di brillare fino al 15% in più rispetto alla media. Sarà visibile in tutto il suo splendore poco dopo il tramonto del Sole.
Il nome “Luna del Castoro” deriva dalla tradizione dei nativi americani, che in questo periodo cacciavano i castori per le loro calde pellicce, la carne e le ossa fondamentali nei rigidi mesi invernali, sfruttando il momento in cui questi animali si preparavano al letargo. I castori costruiscono le loro dighe e tane proprio nel mese di novembre, in preparazione del grande freddo. Per le popolazioni native, questo era il periodo migliore per catturarli, perché gli animali si mettevano “in trappola” da soli, e dunque erano prede più facili. Con l’arrivo dei colonialisti, tuttavia, furono sottoposti a una caccia talmente sistematica e spietata da essere portati sull’orlo dell’estinzione, soprattutto per foraggiare l’industria del copricapo nel XIX secolo. Oltre ai castori nordamericani (Castor canadensis), anche quelli europei (Castor fiber) subirono una sorte analoga; oggi, fortunatamente, tutte e due le specie sono fuori pericolo.
Ci sono però anche altri nomi. Come luna del freddo o del gelo (per l’arrivo del periodo più rigido dell’anno) che viene anche letta nel suo significato di periodo introspettivo in cui ci si rinnova e rigenera.
Novembre rappresenta una buona occasione anche per chi vuole dedicarsi all’osservazione delle meteore, in particolare dello sciame delle Tauridi e delle Leonidi con il picco previsto il 18 novembre.
Da non perdere il tuffo della Luna nelle Pleiadi. Il più famoso e affascinante ammasso stellare incontrerà il nostro satellite naturale il prossimo 6 novembre. Per assistere allo spettacolo sarà sufficiente alzare gli occhi al cielo intorno alle 21. Bel tempo si spera.





