I più letti della settimana - 02 novembre 2025, 11:27

Nuovo ospedale di Cuneo, tutto fermo in attesa del Tar: circa due mesi per la sentenza

Dopo il “no” della Regione al progetto in partenariato pubblico-privato, il ricorso della Inc spa, che chiede 11 milioni di danni. Nel frattempo il commissario Tranchida si prepara a lasciare definitivamente Cuneo

Da sinistra l'assessore regionale alla Sanità Riboldi con Livio Tranchida

Da sinistra l'assessore regionale alla Sanità Riboldi con Livio Tranchida

Riproponiamo qui uno degli articoli più letti della settimana appena conclusa, pubblicato mercoledì 29 ottobre.

La decisione del Tar del Piemonte sul nuovo ospedale di Cuneo arriverà, nella migliore delle ipotesi, non prima di un mese. 

Più probabilmente, ce ne vorranno due. L’udienza fiume del 23 ottobre scorso ha segnato la fase decisiva del ricorso presentato dalla Inc spa, società del gruppo Dogliani di Narzole, contro il rigetto della proposta di partenariato pubblico-privato (Ppp) da parte della Regione Piemonte e dell’Azienda ospedaliera Santa Croce e Carle.

Una decisione — quella del rigetto — motivata da un’analisi dell’advisor Bocconi, secondo la quale il progetto risultava economicamente troppo oneroso rispetto all’alternativa con fondi pubblici Inail.

Dopo il “no”, la Inc spa ha impugnato l’atto chiedendo un risarcimento danni prossimo agli 11 milioni di euro. Fino a quando il Tar non si pronuncerà, la gara di progettazione del nuovo ospedale — finanziata con 21 milioni di euro regionali — resterà sospesa.

Si prevede una struttura da 800 posti letto (tra letti e poltrone tecniche) e un investimento complessivo di oltre 400 milioni di euro, interamente coperti dall’Inail.

Secondo la Regione e l’Aso, il modello Ppp proposto da Inc non era sostenibile dal punto di vista economico. L’impresa, però, sostiene che le modifiche richieste dall’Azienda sanitaria abbiano comportato un inevitabile aumento dei costi. 

Ha infatti accolto le variazioni richieste, salvo poi sentirsi dire che il progetto non era più conveniente.

Il Tar, nei mesi scorsi, aveva già respinto la richiesta di sospensiva, ritenendo che il danno fosse di natura economica e quindi risarcibile in un secondo momento. Ora si attende la sentenza nel merito.

A complicare il quadro c’è anche un cambio imminente ai vertici dell’Azienda ospedaliera. Livio Tranchida, commissario straordinario del Santa Croce, lascerà tra poco più di un mese per concentrarsi sul nuovo prestigioso incarico a Torino, dove è stato nominato direttore generale della Città della Salute e della Scienza di Torino. 

Tranchida era stato scelto proprio per accompagnare i passaggi cruciali della costruzione del nuovo ospedale. 

Chi arriverà al suo posto, per traghettare una delle strutture più efficienti del Piemonte verso il futuro, è ancora tutto da decidere. 

Ma la risposta, in ogni caso, dipenderà anche dall’esito del ricorso al Tar. Che comunque non chiuderà la partita.  

È infatti scontato l’appello al Consiglio di Stato, da parte dell’impresa o dell’Aso, allungando ulteriormente i tempi e allontanando l’orizzonte del 2032-2033, la data indicata come possibile fine dei lavori.

Siamo ormai a fine 2025 e la gara di progettazione non è ancora nemmeno all'orizzonte. È verosimile che questa Giunta regionale non riuscirà a validarla prima della conclusione del mandato.

Nel frattempo, la gara per costruire il nuovo ospedale di Novara, basata anch’essa su un partenariato pubblico-privato, è stata aggiudicata lo scorso luglio a un raggruppamento di imprese guidato dal Consorzio stabile Sis, appartenente proprio alla famiglia Dogliani. Un progetto che, dopo anni di rinvii e gare andate deserte (nel 2021 e 2023), ha finalmente trovato un esito.

E a Cuneo? Se, come appare quasi certo, il caso approderà al Consiglio di Stato, potrebbero servire altri lunghi mesi per arrivare ad una decisione definitiva. A meno che non si decida di partire comunque con la progettazione.

Difficile dirlo ora. Certo è che quando si ripartirà, sarà, ancora una volta, semplicemente un nuovo punto zero.

Barbara Simonelli

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