Riproponiamo qui uno degli articoli più letti della settimana appena conclusa, pubblicato lunedì 27 ottobre.
Coca-Cola si conferma una realtà di primo piano per il tessuto economico piemontese. A rilevarlo è lo studio realizzato da SDA Bocconi School of Management sull’impatto socio-economico di Coca-Cola in Italia e che presenta un focus specifico sul Piemonte - regione che ospita il sito d’imbottigliamento Lurisia di Roccaforte Mondovì e lo stabilimento CCH CircularPET di Gaglianico che trasforma ogni anno fino a 30 mila tonnellate di plastica riciclata in nuove bottiglie in 100% rPET - nel 2024 ammontano a 26 milioni di euro (pari allo 0,02% del PIL regionale) le risorse generate e distribuite agli attori principali dell’economia regionale sotto forma di stipendi, acquisti di beni e servizi, investimenti, imposte e contributi.
Grazie alla sua presenza industriale, Coca-Cola crea direttamente e attraverso il suo indotto più di 2.000 posti di lavoro (lo 0,1% degli occupati totali in Piemonte), con un totale di 4.100 persone che beneficiano dei redditi di lavoro generati dall’azienda lungo la filiera; per ogni dipendente si generano circa 23 posti di lavoro nell’economia locale.
L’ipotetica assenza produttiva di Coca-Cola in Piemonte avrebbe un impatto significativo sull’occupazione locale, con un aumento stimato del tasso di disoccupazioni pari allo +0,1%.
“La presenza di Coca-Cola rappresenta un valore per il Piemonte: non solo per il valore economico e occupazionale che genera, ma anche per la capacità di costruire legami solidi con il territorio” dichiara Giangiacomo Pierini, Corporate Affairs & Sustainability Director di Coca-Cola HBC Italia “La sua attività contribuisce a rafforzare la competitività locale, a valorizzare le eccellenze e a creare nuove opportunità di crescita condivisa”.





