Attualità - 30 ottobre 2025, 15:01

"Titonidi", il libro sulla morte che si legge con una mano sola (l'altra fa gli scongiuri)

Carena, Paparelli e Moise firmano il primo libro pensato per il 2 novembre: riflessioni sull'ultima stazione tra filosofia, ironia e vignette. Con la prefazione del comico Alberto Patrucco

"Titonidi", il libro sulla morte che si legge con una mano sola (l'altra fa gli scongiuri)

A ridosso dei festeggiamenti di Halloween e del Giorno dei Morti, è uscito in libreria il libro "Titonidi" edito da © Buckfast Edizioni, il libro perfetto per una lettura del 2 novembre, quando si è particolarmente sensibili alla ricorrenza del trapasso. Il libro di Franco Luigi Carena, Danilo Paparelli e MOISE (Paolo Moisello), è in grado di far riflettere seriamente su quanto ci attende a fine vita, ma con la leggerezza dell'ironia sottile delle vignette che l'accompagnano. Un discorso, seppur difficile, con la Morte, pensoso e scanzonato, che ci porta all'ultima stazione di un viaggio che faremo tutti, prima o poi.

"Titonidi", cioè gli uccelli Strigiformi che noi chiamiamo comunemente Barbagianni, sono rapaci notturni che nel folklore popolare vengono considerati gli uccelli del re del popolo fatato. Utilissimo per l’uomo, gode, fin da tempi antichi, di una fama negativa associati alla morte, poetica e lugubre, leggera e paurosa, patetica e fredda, spietata e misteriosa, e ben introducono il testo di questo progetto. Troppi per non morire, si sono legati a religioni e religiosi tacitando la loro angoscia col credere che non moriranno... Beati loro! Niente o troppo poco sappiamo sulla morte e nessuno ne vuole parlare, né vuole dargli un senso o uno sguardo.

[Vignetta di Danilo Paparelli]

Jim Morrison (1943–1971) diceva: «Non aver paura della morte...fa meno male della vita!». Questo libro pur trattando il tema nel campo storico, religioso, filosofico e popolare, vuole perdersi nell’incanto di una poesia, nel sospiro delle proprie esitazioni, nelle fantasie dei sogni, nel palpito della scoperta degli altri, con la cura delle farmacie dell’anima accompagnate da alcune sagaci opere grafiche di Moise e Danilo Paparelli e gli scritti di Franco Luigi Carena.

L'intento è di attenuare l’inquietudine per l’attesa della Morte che nolenti o volenti passerà a prenderci. Nel libro compare un intervento di Candida Rabbia, mentre se è vero che una risata ci seppellirà, allora non bisogna perdersi la prefazione del comico Alberto Patrucco.

Redazione

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