Dal 1° gennaio 2026 il Comune di Roddi non farà più parte dell’Unione dei Comuni Colline di Langa e del Barolo. La decisione è stata approvata dal Consiglio comunale il 15 maggio 2025, al termine di un confronto avviato nelle settimane precedenti.
Secondo quanto emerge dagli atti, la scelta è maturata dopo un’analisi sull’equilibrio tra costi sostenuti e servizi effettivamente ricevuti. Il Consiglio ha ritenuto che alcune funzioni condivise – in particolare i servizi tecnici e amministrativi – abbiano negli ultimi anni comportato un aggravio economico crescente per il Comune, non più compensato da un ritorno proporzionato in termini di efficienza e tempestività. Da qui la volontà di rivedere l’assetto organizzativo, riportando alcune competenze in gestione diretta e valutando nuove forme di collaborazione sul territorio.
Gli atti chiariscono che il recesso non comporterà penali e che la riorganizzazione avverrà “nel rispetto dei criteri di economicità ed efficienza”, salvaguardando i servizi essenziali ai cittadini.
Il sindaco Roberto Davico conferma i passaggi istituzionali e preferisce rinviare ulteriori dettagli al momento dell’efficacia del recesso: “In questa fase non ho altro da aggiungere rispetto a quanto già pubblicato negli atti. Fino al 31 dicembre restiamo a pieno titolo nell’Unione e io continuo a svolgere il mio ruolo di assessore. Dal 1° gennaio 2026 saremo fuori e chiederò spazio per illustrare nel dettaglio come organizzeremo i servizi ai cittadini.”
Il Comune sottolinea che l’uscita “non è un atto personale del sindaco”, ma una decisione del Consiglio assunta in sede istituzionale. Nei prossimi mesi l’amministrazione lavorerà alla nuova ripartizione delle funzioni, con l’obiettivo di mantenere inalterati i livelli di servizio e di razionalizzare la spesa pubblica.
L’Unione Colline di Langa e del Barolo, con sede a Monforte d’Alba, continuerà a operare con gli altri Comuni aderenti – Castiglione Falletto, Grinzane Cavour, Barolo, Novello, Sinio, Roddino e Monchiero – proseguendo i progetti condivisi. Quella di Roddi non è la prima uscita: nel 2014 lasciarono Rodello, Montelupo Albese, Serralunga d’Alba e La Morra, mentre nel 2021 uscì Verduno. Dal 2026 l’ente sarà composto da otto Comuni.





