Le scarpe sono un accessorio amato da tutti, grandi e piccini, uomini e donne. Ne ha parlato Francesco Matera, presidente dell’Associazione Calzolai 2.0, ospite dell’associazione Albedo nella sala di BrArte, a Bra.
Lo dimostrano anche alcune delle favole più famose nella storia del cinema, tipo Cenerentola e Il meraviglioso mondo di Oz. Anche nel romanzo “La tregua” di Primo Levi si trova una famosa citazione: «Quando c’è guerra due cose servono, prima scarpe e poi mangiare».
C’è spesso un tocco di voyeurismo nell’immagine delle calzature, perché sottintende il piede che le indosserà, promettono sensualità e mistero, fascino, seduzione e non di rado feticismo.
Nella serata di martedì 21 ottobre sono passati in rassegna sullo schermo una quantità incredibile di esemplari di scarpe da urlo. Dalle Onitsuka Tiger di Uma Thurman in Kill Bill, che hanno persino la scritta “Fuck U” stampata sul fondo delle suole alle Nike Mag di Michael J. Fox in Ritorno al futuro - Parte II, progettate da Tinker Hatfield (la mente di altre icone dello swoosh come l’Air Max 1 e l’Air Jordan 3), che nel 2011 Nike ha trasformato in realtà e oggi sono tra le scarpe più costose del pianeta.
Tra i film che raccontano una storia d’amore per le scarpe c’è Air - La storia del grande salto che ha come protagonista un paio di scarpe, le Air Jordan di Nike. Queste cambiarono il settore, perché furono create per il campione del basket, primo testimonial sportivo a non dover promuovere calzature già esistenti.
E poi c’è la Nike Cortez, progettata dal cofondatore di Nike, Bill Bowerman nel 1972, che è stata la prima scarpa da corsa dell’azienda. Forrest Gump riceve la colorazione OG White dalla sua amica d’infanzia Jenny e, visto che nel film si corre così tanto (3 anni, 2 mesi, 14 giorni e 16 ore, per l’esattezza), si può tranquillamente affermare che abbia scelto bene.





