Attualità - 22 ottobre 2025, 13:00

Dimensionamento scolastico, Flc Cgil Cuneo fortemente contraria al piano approvato in Provincia insorge: “Contrazione mascherata”

Continua la ferma opposizione del sindacato che ravvisa, tra le altre cose, un mancato confronto con il personale scolastico e le comunità educative. Ma tra i rischi paventati più gravi annovera la perdita di autonomia con ricadute sulla qualità dell’offerta formativa o peggio che la scuola più grande domini su quella più piccola con effetti di impoverimento

Bonelli - Bianchi -Virginio

Bonelli - Bianchi -Virginio

E' stato approvato nella seduta del Consiglio provinciale di lunedì scorso, 20 ottobre, a maggioranza e con un astenuto il piano di programmazione della rete scolastica per l’anno 2026/2027. Un dimensionamento richiesto tre anni or sono dal Ministero dell'Istruzione e del Merito che la Provincia ha prorogato nel tentativo di conciliare le richieste del territorio con quelle ministeriali.

Avviato dall'allora consigliere provinciale con delega all'Istruzione Davide Sannazzaro è stato portato a conclusione dal successore Roberto Baldi, dopo numerosi e intensi incontri e tavoli aperti anche ai sindacati, il documento con cui si propongono tre accorpamenti sui cinque richiesti e per cui il Ministero non avrebbe più concesso deroghe. I due ancora da definire, se non fatto dalla Regione, saranno rimessi allo stesso Ministero, che potrebbe incaricare un commissario per il completamento.
Intanto la Provincia ha approvato la fusione del Bonelli con il Bianchi - Virginio di Cuneo, come anche gli istituti compresivi Mussotto con Centro Storico di Alba e di Bernezzo che andrà sotto quello di Cervasca.

Toccherà ora alla Regione pronunciarsi e provvedere a deliberare in merito entro il 31 ottobre, ma è stato certamente uno dei lavori più delicati e complessi per la portata e le ricadute che avrebbe avuto. 

Ma il provvedimento approvato trova un fermo oppositore nella Flc Cgil Cuneo, che esprime profonda preoccupazione.

"Nonostante le dichiarazioni di equilibrio e ascolto, la realtà è ben diversa - scrive in una nota - : il provvedimento è stato adottato senza alcun coinvolgimento reale del personale scolastico, né un confronto trasparente con le comunità educative interessate.

Il dimensionamento, come viene presentato, non è una misura di razionalizzazione, ma una contrazione mascherata dei posti di dirigenza scolastica e DSGA, ruoli tutt’altro che marginali con degli obiettivi più pericolosi e sicuramente sottesi.

Privare un istituto della propria autonomia significa indebolirne la capacità progettuale, gestionale e relazionale, con ricadute dirette sulla qualità dell’offerta formativa e sull’identità educativa di quel territorio.

Ma il rischio più grave è strutturale e sistemico: come già accaduto in passato, la scuola più grande tende a prevalere sulla più piccola, con effetti di marginalizzazione e impoverimento soprattutto nei comuni montani e nelle aree periferiche.

La perdita di autonomia scolastica in questi contesti non è solo un problema organizzativo: è un danno sociale, che colpisce studenti, famiglie, docenti e l’intero tessuto comunitario.

La FLC CGIL Cuneo ritiene che:

- Non vi fosse alcuna necessità oggettiva di accorpamenti nel cuneese, dove gli istituti coinvolti hanno numeri solidi e prospettive stabili.

- Il piano approvato non ha tenuto conto delle realtà più fragili, che paradossalmente sono state mantenute come autonomie.

- Il dimensionamento scolastico, così concepito, non produce risparmi strutturali, ma solo tagli temporanei, destinati a generare costi sociali moltiplicati nel medio periodo.

- La riduzione delle autonomie scolastiche mina la partecipazione democratica, la progettualità didattica e la capacità di risposta ai bisogni specifici dei territori.

La scuola non è un esercizio contabile.

È presidio culturale, spazio di cittadinanza, motore di coesione sociale.

La FLC CGIL Cuneo - conclude la nota -  continuerà a contrastare ogni forma di dimensionamento imposto dall’alto, e invita tutte le forze politiche, sociali e civiche a partecipare all’incontro pubblico che si terrà nei prossimi giorni per discutere e contestare questa scelta".

Sara Aschero

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