Attualità - 10 ottobre 2025, 19:13

Così Cuneo ha accolto Ab Amajou, l'attivista della Flotilla arrestato da Israele [VIDEO E FOTO]

Ad attenderlo in piazza Europa anche la sindaca Manassero. Il presidente di ActionAid ha raccontato detenzione e violenze: "Non ci fermeranno"

Ab Amajou, presidente ActionAid, con la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero

Ab Amajou, presidente ActionAid, con la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero

Venerdì 10 ottobre alle ore 18, Piazza Europa – ribattezzata dagli attivisti "Piazza Palestina" e sede del presidio permanente – si è riempita per accogliere Abderrahmane Amajou, presidente nazionale di ActionAid e attivista braidese da poco rientrato in Italia dopo giorni di detenzione nelle mani delle autorità israeliane.

Amajou era a bordo della Global Sumud Flotilla, la missione civile internazionale partita con l'obiettivo di aprire un corridoio umanitario verso Gaza. Per questo gesto di pace e disobbedienza civile nonviolenta, è stato arrestato insieme ad attivisti provenienti da diverse nazioni e trattenuto per giorni in violazione del diritto internazionale.

Durante la detenzione, Amajou e i suoi compagni hanno subito pressioni, intimidazioni e violenze fisiche e psicologiche, che avevano l'obiettivo di costringerli a firmare un rimpatrio "volontario" e a rinunciare alla propria testimonianza politica. «In prigione siamo stati minacciati più volte con i cani. Abbiamo visto i cani che utilizzano per attaccare i palestinesi», ha raccontato l'attivista, riferendosi all'uso delle unità cinofile dell'IDF.

All'incontro, organizzato dal Coordinamento Cuneo per Gaza, ha partecipato anche la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, che ha scambiato con Amajou un caloroso abbraccio al loro incontro, in segno di vicinanza istituzionale e solidarietà.

Amajou ha commentato anche le notizie sulla tregua tra Israele e Hamas: «Bisogna capire se questo accordo verrà rispettato, ma a quanto pare sono già iniziati gli infrangimenti. Bisogna mantenere il focus acceso sulla Palestina, perché molto spesso, appena vediamo che non ci sono più bombe, si pensa che sia arrivato un livello di giustizia tale da garantire una vita normale ai palestinesi. Questo non è mai avvenuto, ormai dal '48».

«Oggi ho visto i palestinesi essere felici per questo accordo, sono molto felice anch'io. Ma vederli felici è contagioso e oggi bisogna vedere quanto durerà questa felicità. Se oggi siamo arrivati a questo accordo non è grazie a Trump, ma grazie alle piazze, grazie ai cittadini che hanno spinto. Anche da Cuneo la risposta è stata grandiosa».

Commentando la protesta avvenuta nella mattinata a Borgo San Dalmazzo contro la partecipazione israeliana ai mondiali di mondiring, Amajou ha dichiarato: «In generale, se si bloccano paesi come la Russia o altri stati in ambito sportivo, è giusto che si venga affermata la stessa cosa per Israele. Due pesi due misure rischiano di minare davvero la coerenza degli stati».

Un momento di testimonianza diretta e di mobilitazione civile che riporta al centro del dibattito pubblico la crisi umanitaria a Gaza, il rispetto del diritto internazionale e il ruolo della società civile nel costruire pressione politica dal basso.

Di seguito pubblichiamo l'intervista ad Ab Amajou.

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