"Qui tre esplosioni che ho ripreso. Israele ci ha appena attaccati con bombe sganciate da droni. In acque internazionali. Siamo nei pressi di Creta e il loro obiettivo è distruggere alcune barche così siamo costretti tutti ad andare in acque greche per cercare protezione. Se andiamo in Grecia, la missione salta ed è quello che vogliono. Sanno che le autorità greche colluse non ci farebbero più partire. La notte è ancora lunga....Una barca è distrutta e ha chiamato i soccorsi".
A raccontarlo sui social è Abderrahmane Amajou, il giovane braidese di origini marocchine, cresciuto a Carrù, già consigliere comunale nella Città della Zizzola e presidente di Action Aid, che nelle scorse settimane si è imbarcato con l'equipaggio della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza per portare aiuti alla popolazione palestinese e rompere il blocco navale imposto da Israele.
“Non solo un gesto simbolico, ma un atto di giustizia e responsabilità”, aveva spiegato Amajou prima di partire, a inizio settembre -. “Dopo oltre settecento giorni di assedio e genocidio, non possiamo stare in silenzio. Con uomini e donne provenienti da tutto il mondo, ci uniamo per portare un segno di solidarietà al popolo palestinese, e diciamo forte e chiaro: Gaza, non sei sola. Il nostro dovere è abbattere il muro dell'indifferenza, sfidare la collusione e insistere sulla dignità. Questa flotta non è solo un viaggio in mare, ma un messaggio al mondo intero”.
Ed è stato proprio il gruppo di imbarcazioni che compone la missione a denunciare, questa notte, attacchi con "bombe sonore, droni e sostanze chimiche sospette".
"Siamo sovrastati da droni" - il messaggio, pubblicato dopo dopo mezzanotte da Maria Elena Delia, coordinatrice della missione italiana della Global Sumud Flotilla, originaria di Torino: "La barca Zefiro è stata colpita e danneggiata."
"Esplosioni, droni non identificati e comunicazioni disturbate. Stiamo assistendo a queste operazioni psicologiche in prima persona, proprio ora, ma non ci lasceremo intimidire - scrivono su Instagram sul profilo della Global Sumud Flottilla -. Le lunghezze verso cui Israele e i suoi alleati faranno per prolungare gli orrori della fame e del genocidio a Gaza sono vomitanti. Ma la nostra determinazione è più forte che mai. Queste tattiche non ci scoraggeranno dalla nostra missione di consegnare aiuti a Gaza e rompere l'assedio illegale. Ogni tentativo di intimidirci non fa altro che rafforzare il nostro impegno. Non saremo zittiti. Continueremo a navigare".
Intanto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in missione a New York per l'assemblea generale Onu, è stato informato dell'attacco alla imbarcazioni della 'Flotilla' per Gaza che sono in navigazione al lago dell'isola di Creta. La Flotilla incrocia in acque internazionali e ospita a bordo anche cittadini italiani, assieme a parlamentari ed europarlamentari: "A favore della loro incolumità, la Farnesina aveva fatto già segnalazioni alle autorità di Israele affinché qualsiasi operazione che possa essere affidata alle forze amate di Gerusalemme sia condotta rispettando il diritto internazionale e un principio di assoluta cautela. Il ministro Tajani ha chiesto all'ambasciata a Tel Aviv di assumere informazioni e di rinnovare la richiesta già fatta al Governo di Gerusalemme di garantire la assoluta tutela del personale imbarcato".





