Attualità - 24 settembre 2025, 09:09

Da Bra a Torino alla Messa di ringraziamento per la canonizzazione di san Pier Giorgio Frassati

Domenica 28 settembre, ore 10.30, nella cattedrale di San Giovanni Battista il rito presieduto dal cardinale Roberto Repole. Chi era san Pier Giorgio Frassati

La tomba di san Pier Giorgio Frassati nella cattedrale di Torino (foto di Mihai Bursuc)

La tomba di san Pier Giorgio Frassati nella cattedrale di Torino (foto di Mihai Bursuc)

Appuntamento domenica 28 settembre, alle ore 10.30, nella cattedrale di San Giovanni Battista a Torino, dove il cardinale Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, presiederà la Messa di ringraziamento per la canonizzazione di san Pier Giorgio Frassati.

La funzione coincide con le celebrazioni dell’ultima domenica del mese in Cattedrale presiedute dall’Arcivescovo. Sarà trasmessa in streaming sul canale YouTube della diocesi.

Monsignor Repole ricorderà san Pier Giorgio Frassati anche nella sua parrocchia di origine, la Beata Vergine delle Grazie (Crocetta), nell’eucaristia di domenica 12 ottobre, alle ore 10. Tutti sono invitati a partecipare per pregare e fare memoria di un giovane modello di vita cristiana, dalla biografia incredibile.

CHI ERA PIER GIORGIO FRASSATI

Pier Giorgio Frassati nasce a Torino il 6 aprile 1901. È figlio della pittrice Adelaide Ametis e di Alfredo Frassati, fondatore e direttore del quotidiano La Stampa.

Il patrono della Confederazione delle Confraternite delle diocesi d’Italia ha frequentato una scuola gestita dai gesuiti e ha sviluppato una profonda vita spirituale, essendo associato alla Congregazione Mariana e all’Apostolato della Preghiera.

All’età di 19 anni entrò a far parte della Conferenza di San Vincenzo de’ Paoli, dedicando la maggior parte del suo tempo libero ai malati e ai bisognosi. Si occupò anche di orfani e soldati. Aveva come scopo il servizio ai più poveri e sofferenti, per i quali fu sempre un vero servitore, vivendo questa missione come un privilegio. Per lui la carità non era solo dare qualcosa ai bisognosi, ma anche dare tutto se stesso. La sua dedizione quotidiana a loro era sostenuta dalla devozione a Cristo nell’Eucaristia.

Il Beato, membro della Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) e di Azione Cattolica, era anche uno sportivo e l’alpinismo era il suo passatempo preferito, vivendo le sue escursioni con gli amici come «Un momento concreto di apostolato».

All’età di 24 anni Pier Giorgio fu colpito dalla poliomielite, una malattia infettiva che, secondo i medici, aveva contratto a causa della sua dedizione ai malati. Dopo sei giorni di terribili sofferenze, morì il 4 luglio 1925. I poveri furono la sua ultima preoccupazione.

Nel 1989, dopo aver visitato la tomba di Pier Giorgio a Pollone (Biella), papa San Giovanni Paolo II disse: «Desidero rendere omaggio a un giovane che ha saputo testimoniare Cristo con singolare efficacia nel nostro secolo. Anch’io nella mia giovinezza ho conosciuto il benefico influsso del suo esempio cristiano».

San Giovanni Paolo II ha beatificato Pier Giorgio Frassati il 20 maggio 1990 e lo ha nominato Patrono degli sportivi, considerandolo «L’uomo delle otto beatitudini, che porta con sé la grazia del Vangelo, la Buona Novella, la gioia della salvezza che Cristo ci offre».

Poco dopo, la salma del giovane Beato fu trasferita dalla tomba della famiglia Frassati a Pollone al Duomo di Torino. È considerato uno dei “Santi sociali” torinesi, come don Bosco e il Cottolengo.

Nell’esortazione apostolica Christus vivit, papa Francesco ha ricordato che «Il cuore della Chiesa è pieno anche di giovani santi, che hanno dato la vita per Cristo, molti fino al martirio», sottolineando che Pier Giorgio Frassati «Era un giovane dalla gioia comunicativa, una gioia che superava anche le tante difficoltà della sua vita, che diceva di voler ripagare l’amore di Gesù che riceveva nella Santa Comunione, visitando e aiutando i poveri».

La sua festa liturgica si celebra il 4 luglio.

Silvia Gullino

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU