I più letti della settimana - 10 agosto 2025, 15:31

5 agosto 1985, ore 16.25: sulla strada di Sant’Anna di Vinadio si consuma una delle più grandi sciagure stradali della Granda dal Dopoguerra

Sono trascorsi esattamente 40 anni dal quel tragico fatto. Durante un violento nubifragio un pullman dell’Ati carico di pellegrini che rientravano dal santuario più alto d’Europa, in fase di discesa, precipitò in un burrone: 11 morti e 27 feriti

Il pullman distrutto a Sant'Anna di Vinadio

Il pullman distrutto a Sant'Anna di Vinadio

Riproponiamo qui uno degli articoli più letti della settimana appena conclusa, pubblicato martedì 5 agosto.

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Quarant’anni fa come oggi si verificava una delle più grandi sciagure stradali nel Cuneese dal Dopoguerra: 11 morti e 27 feriti.

La tragedia si consuma sulla strada che salendo da Vinadio al Colle della Lombarda porta al santuario di Sant’Anna, che con i suoi 2020 metri di altitudine è il più alto d’Europa, luogo particolarmente amato dai cuneesi.

 È il 5 agosto 1985, un lunedì.

Alle 16.25 due pullman di linea dell’Ati partono dal piazzale del santuario per riportare a Cuneo i pellegrini.

Sulla zona è in corso un violento nubifragio.

In fase di discesa, nei pressi della vecchia presa dell’Enel, due auto che precedono i bus si bloccano improvvisamente, forse a causa di un guasto o di un piccolo incidente.

I conducenti dei due veicoli – così riferiscono le cronache di allora - si fermano e scendono dall'abitacolo.

In quel punto però, la carreggiata è particolarmente stretta.

Arrivano i due pullman, uno di seguito all’altro: il primo si sposta a sinistra procedendo a singhiozzo. Lo spazio è quanto mai stretto, ma riesce a passare.

Nel frattempo anche il secondo tenta il passaggio, ma non ce la fa e succede l’irreparabile.

Forse una manovra errata di qualche centimetro, complice la strada bagnata, forse il cedimento della sponda, sta di fatto che il mezzo scivola per qualche metro e poi precipita, capottando più volte.

In pochi minuti si consuma la tragedia.

Lo scenario che si presenta ai primi soccorritori è agghiacciante: il pullman è sventrato, ridotto ad un ammasso di lamiere, c’è sangue e fumo ovunque.

Nove persone vengono estratte prive di vita dall’abitacolo, altre due moriranno qualche giorno dopo negli ospedali di Cuneo e Savigliano dove erano state trasportate per le gravi ferite riportate.

Ventisette i feriti complessivi.

Le vittime e i feriti sono in larga parte della provincia di Cuneo con qualche presenza dal Torinese.

Provenivano – così ancora riferiscono le cronache - di Cuneo, Montanera, Castelletto Stura, Caraglio, Cervignasco (frazione di Saluzzo) e Torino.

Un drammatico fatto che ebbe vasta eco su tutti i media nazionali e del Midi francese.

Giampaolo Testa

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