Al Direttore - 14 luglio 2025, 17:34

La gratitudine di Cristian, Simona ed Emma ai cheraschesi. Il fuoco si è divorato la loro casa, ma la comunità non li ha abbandonati

Hanno trovato speranza e sostegno nell'umanità e solidarietà ricevute dopo l'incendio dello scorso 3 luglio: "Questo calore è stato più forte del fuoco. È stato casa proprio quando non ne avevamo più una"

La gratitudine di Cristian, Simona ed Emma ai cheraschesi. Il fuoco si è divorato la loro casa, ma la comunità non li ha abbandonati

Un incendio si divora la loro casa e in un attimo si ritrovano senza nulla. E' la storia della famiglia di Cherasco composta da Cristian, Simona ed Emma, che il 3 luglio scorso ha visto bruciare una parte della loro vita, trovandosi inerme, spersa, amareggiata, spaventata e disorientata. Un giro di boa, di quelli che a volte la vita ti obbliga a completare tuo malgrado e ti tramortisce violentemente e inaspettatamente. 

Ebbene oggi, a distanza di qualche giorno, quella stessa famiglia sta cercando di superare la profonda difficoltà dovute a quel fatto e intende ringraziare con riconoscenza chi c'è stato per lei, non lasciandola sola. 

Nel messaggio che segue il loro ringraziamento alla comunità di Cherasco, che si si è compattata per risollevare le sorti di una famiglia spiazzata dagli eventi, diventando un modello di solidarietà e sensibilità.

***

"A tutta la nostra comunità,

ci rivolgiamo a voi con il cuore pieno di gratitudine, dopo il terribile incendio che ha distrutto la nostra casa giovedì 3 luglio.

Abbiamo perso tutto: i muri che ci proteggevano, gli oggetti che raccontavano la nostra storia, i ricordi di una vita.
Ma in mezzo alle ceneri è emersa una verità più forte del fuoco: non siamo soli.

In questi giorni difficili abbiamo visto la forza dell’umanità, della solidarietà vera.
Avete risposto con una generosità che ci ha commossi: con parole, con gesti, con aiuti concreti.
C’è chi ha donato, chi ha portato vestiti, chi ha aperto la propria casa, chi semplicemente ci ha abbracciato in silenzio.

Il Comune di Cherasco, insieme ai commercianti, alla Parrocchia di Don Filippo e a tutte le persone che la animano, ci avete sostenuto e dato forza per ricominciare.
La gente della comunità cheraschese – ma non solo – ci ha mostrato quanto contavamo per loro.
E attraverso le vostre storie di vita ci avete insegnato che ci si può rialzare e continuare a vivere.

Un grazie speciale va ai nostri amici Luca, Paola e Giacomo, ai parenti, ai colleghi di lavoro ASL CN2 ed Amos e a Marco che ci ha trovato una casa.
Siete stati fondamentali nell’organizzare e sostenere le raccolte, nell’aiutarci ad affrontare le spese quotidiane, e nel darci subito un tetto.
E poi ancora, nel costruirne uno nuovo, per ricominciare a vivere, qui, in mezzo a voi.

Ognuno di voi ha ricostruito, mattoncino dopo mattoncino, qualcosa dentro di noi.

Non dimenticheremo mai questo calore.
È stato più forte del fuoco.
È stato casa, proprio quando non ne avevamo più una.

Grazie a chi ci conosce da sempre e a chi non ci aveva mai visti prima.
Grazie ai vicini, agli amici, ai volontari, ai Vigili del Fuoco, alle forze dell’ordine, alle istituzioni, a ogni singola persona che ci ha detto:
“Non siete soli.”

Un giorno, quando saremo di nuovo in piedi, vorremmo restituire almeno una parte di ciò che abbiamo ricevuto.
Perché nel nostro caso, qualcosa ha funzionato davvero: la solidarietà.

Ci ha dato energia, ci ha tenuti in piedi, ci ha ricordato che la famiglia – nel senso più profondo del termine – è quella cosa che si protegge,
si sostiene e non cede mai davanti alle difficoltà.

Con immensa riconoscenza",

Cristian, Simona ed Emma

Redazione

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