Come ogni anno, l’arrivo dell’estate coincide con una significativa riduzione delle prestazioni sanitarie in molti ospedali italiani. Il fenomeno, ben noto agli operatori e ai pazienti, quest’anno è aggravato dalla carenza di personale e dalla fine dei contratti ai medici “a gettone”, prevista per il 31 luglio.
Da luglio a settembre, molte strutture sanitarie pubbliche riducono l’attività ordinaria. Si tratta di una riorganizzazione che risponde a diverse necessità: le ferie del personale, la gestione dei turni estivi, la mancanza di medici strutturati e, in alcuni casi, l’occasione per eseguire lavori strutturali.
Si tratta di una riduzione programmata di posti letto, così come vengono sospese alcune attività chirurgiche, pur mantenendo attivi i ricoveri urgenti e quelli oncologici.
Tuttavia, la situazione è ben lontana dalle riduzioni fino al 50% delle attività che si registravano in passato.
Come spiega il direttore sanitario dell’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, Lorenzo Angelone, la riduzione delle prestazioni in estate è un calo fisiologico, ma non rappresenta in alcun modo una “riduzione strutturale” per il presidio cuneese.

Anzi, si lavora comunque per riempire le agende, anche perché sulla sanità incombe il problema delle liste di attesa, con coi tutti gli ospedali piemontesi devono fare i conti.
La riduzione delle prestazioni, al Santa Croce, sarà quindi minima.
Senza dimenticare, tra l'altro, che nei mesi sono invece stati potenziati gli orari e le prestazioni. Con un grande sforzo del personale.
È stato ampliato l’orario per diagnostica (TAC, risonanze, ecografie) fino alle ore 20 dal lunedì al giovedì, fino alle 23 il venerdì, e anche al sabato mattina, generando oltre 9.400 prestazioni aggiuntive rispetto all’attività ordinaria.
Le visite ambulatoriali sono state estese in orario serale e festivo su varie specialità con quasi 14.000 prestazioni aggiuntive e recupero dei tempi di attesa, specialmente per casi urgenti e brevi e, grazie alla nuova Pet, nel 2025 si prevede il raddoppio delle prestazioni, con 25 disponibilità settimanali anche per utenti extra-provincia tramite CUP regionale.
"Nel mese di agosto riduciamo l'attività perché c'è minore richiesta - conclude Angelone. Ma manteniamo le prestazioni aggiuntive, tenendo conto delle ferie del personale. E, ci tengo a sottolinearlo, qui a Cuneo non lasciamo buchi: le agende le riempiamo. L’obiettivo è non lasciare vuoti e continuare a rispondere ai bisogni del territorio”.





