Attualità - 10 luglio 2025, 05:57

L’ambulatorio sociale gratuito di Alba guarda al futuro: "Valutiamo un’estensione nel Roero"

I promotori dell'iniziativa: "Segnali incoraggianti, il servizio funziona e vogliamo crescere”

L'ambulatorio sociale  di Alba si trova nei locali della Croce Rossa di via Ognissanti

L'ambulatorio sociale di Alba si trova nei locali della Croce Rossa di via Ognissanti

Sta prendendo ritmo e continuità l’ambulatorio sociale gratuito di Alba, avviato nei locali della Croce Rossa di via Ognissanti per offrire assistenza medica di base alle persone escluse dal Servizio sanitario nazionale, spesso prive di medico di famiglia, codice fiscale o permesso di soggiorno.

Attivo una volta a settimana, il servizio si rivolge a chi vive in condizione di fragilità e non ha accesso alle cure mediche ordinarie. “Per ora la situazione si sta sviluppando in maniera fluida”, spiega il medico volontario Stefano Quaranta, responsabile del progetto (nella foto sotto). “Abbiamo una media di due o tre pazienti a seduta. Il servizio funziona, le persone arrivano con discrezione, grazie anche alla rete sociale che le accompagna. Per ora riesco a gestirlo da solo con il supporto degli infermieri volontari. In futuro valuteremo se aumentare l’organico”.

A confermare la solidità dell’iniziativa è Ali Draichi (nella foto sotto), consigliere comunale albese e volontario della Croce Rossa, tra i promotori del progetto insieme a Comune di Alba e Caritas: “Registriamo una media costante di due pazienti a settimana. È un segnale importante di fiducia e utilità. Il numero da contattare per prenotare è quello del centralino della Croce Rossa (0173 440720)”.

L’ambulatorio resta gratuito, anonimo e accessibile, con visite mediche di base, farmaci essenziali donati dalle farmacie locali e un approccio fondato sul rispetto e sull’ascolto. “L’obiettivo è garantire un primo contatto sanitario anche a chi è fuori dal sistema. Non possiamo fare tutto, ma possiamo esserci”, aveva dichiarato Quaranta al momento dell’apertura.

Con la stagione estiva che porta un fisiologico calo di presenze, i promotori confermano comunque la piena funzionalità dell’iniziativa e guardano oltre i confini cittadini: “Visto l’andamento positivo, stiamo ragionando sulla possibilità di estendere in futuro il servizio anche nel Roero. L’ipotesi è ancora in fase iniziale e dovrà essere valutata con attenzione”.

Un passo per volta, dunque, ma con determinazione: “L’ambulatorio sociale si conferma un presidio di accoglienza e dignità. E se ci sarà la possibilità di allargarne l’orizzonte, saremo pronti a farlo”, concludono Draichi e Quaranta.

d.v.

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