Cinquecento anni fa, la nobile famiglia Pico della Mirandola legava il proprio destino a quello di Roddi, lasciando un segno profondo nella storia del paese e nel suo castello. Domenica 8 giugno, il borgo langarolo celebrerà questo importante anniversario con una giornata all’insegna della memoria, della cultura e della partecipazione.
Promossa dall’Associazione Internazionale Regina Elena Odv e dal Comitato per la tutela del patrimonio e delle tradizioni piemontesi, con il patrocinio di Regione Piemonte, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Cuneo, Comune di Roddi e Comune di Mirandola, la commemorazione unirà momenti solenni, rievocazioni storiche e approfondimenti dedicati all’identità del territorio.
La cerimonia si aprirà alle ore 11 con la Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale di Maria Vergine Assunta. In seguito, un corteo storico accompagnerà i presenti al Castello di Roddi, antica dimora dei Pico, dove si terrà il cuore dell’evento: un incontro pubblico con interventi istituzionali e culturali.
Prenderanno la parola il sindaco di Roddi, Roberto Davico, i rappresentanti dell’Associazione Regina Elena, e lo studioso Riccardo Corino, che ricostruirà le vicende storiche legate alla famiglia Pico nel contesto del Marchesato del Monferrato. Seguiranno gli interventi di Andrea Carnino, vice segretario amministrativo nazionale, sul ruolo dei Savoia nelle transizioni dinastiche, e di Manuela Massola, dell’associazione “Il Colibrì Aps”, che approfondirà i legami locali tra famiglie nobiliari come i Carron di San Tommaso, i Della Chiesa e i Conti di Roddi.
“Stiamo preparando una giornata molto significativa per l’8 giugno, con cui ricorderemo i 500 anni dal legame tra Roddi e la nobile famiglia Pico della Mirandola. È un’occasione importante non solo dal punto di vista storico, ma anche culturale e identitario, che ci permetterà di riscoprire le radici del nostro territorio”, ha dichiarato il sindaco di Roddi Roberto Davico.
Durante la giornata sarà anche inaugurata una mostra d’arte all’interno del castello, pensata per valorizzare il patrimonio locale attraverso le suggestioni visive della memoria e della storia.
L’evento sarà aperto al pubblico e rappresenterà per i cittadini e i visitatori un’occasione per tornare indietro nel tempo, ritrovando nello splendore della storia il senso profondo di appartenenza a una comunità.





