Eventi - 17 settembre 2024, 14:09

Arriva nelle sale "Trifole", la pellicola dedicata al mondo del Tartufo Bianco d’Alba

Manca un mese all’uscita del film opera del giovane regista Gabriele Fabbro con Umberto Orsini, Margherita Buy e Ydalie Turk

Nelle foto alcuni scatti dall'opera e i suoi interpreti

Nelle foto alcuni scatti dall'opera e i suoi interpreti

Manca un mese esatto all’uscita nelle sale di "Trifole - Le radici dimenticate", pellicola con quale il giovane regista Gabriele Fabbro ha voluto raccontare un’avventura ambientata nel mondo del tartufo bianco. Il film, la cui produzione si era presentata sul territorio nel novembre scorso (leggi qui), arriverà nei cinema italiani a partire dal 17 ottobre con Officine Ubu. "Un drama-adventure dal respiro internazionale – così viene raccontato dai suoi produttori – ambientato nelle Langhe, la terra del Tartufo Bianco d’Alba". 

È la storia di un ricongiungimento familiare e della riscoperta delle proprie radici, che vede come protagonisti il cercatore di tartufi Igor (Umberto Orsini) con la sua cagnolina Birba e la giovane nipote Dalia (Ydalie Turk, attrice e co-autrice del film), che da Londra viene mandata nelle Langhe su richiesta della madre Marta (Margherita Buy), per assistere il nonno che si trova in difficoltà economiche e di salute e con la speranza che la vita rurale aiuti la ragazza a trovare la sua strada. All'arrivo Dalia scopre che il nonno, la cui salute peggiora di giorno in giorno a causa della demenza senile, ha ricevuto una notifica di sfratto dovuta all'espansione delle aziende vinicole locali, che sperano di impossessarsi della terra un tempo destinata ai cacciatori di tartufi. Per trovare in poco tempo una somma di denaro sufficiente per pagare la casa ed evitare lo sfratto, Igor decide di condividere i segreti dei "trifolao" con la nipote e di mandarla nei boschi assieme alla cagnolina Birba, alla ricerca di un grande tartufo bianco, in modo da salvare, con il suo valore inestimabile, la loro casa. 

Oltre al cast principale, hanno preso parte al film anche Enzo Iacchetti, Frances Sholto-Douglas (Samson, la trilogia di Kissing Booth e Slumber Party Massacre), Francesco Zecca (la serie TV The White Lotus, Un altro pianeta, Solo No, Basta un paio di baffi) e Ludovica Mancini (The Grand Bolero).

Un film che ci immerge nella natura, nei colori e nella poesia di un territorio unico al mondo, che vuole essere un inno alla riscoperta delle tradizioni, delle proprie radici e dell’amore familiare, custodi di un’eredità da tramandare all’insegna del rispetto e della cura nei confronti della natura che ci circonda.

“Come regista e sceneggiatore il mio scopo è portare al cinema piccole storie originali di persone ai margini, di comunità e tradizioni italiane che stanno scomparendo e presentarle al pubblico di tutto il mondo in modo magico, per indurlo ad appassionarsi a questi mondi – afferma il regista Gabriele Fabbro (nella foto in basso) –. Volevo raccontare un’avventura visivamente dinamica e dal tono unico per rimarcare il valore della famiglia e delle proprie radici e l’importanza assoluta per tutti noi di conservare e rispettare la natura. Questa storia è in primis una lettera d'amore a mio nonno, alla mia eredità e alla mia terra, l'Italia, che ho spesso dato per scontata”.

Redazione

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