Attualità - 05 settembre 2024, 07:03

LA SCUOLA CHE RIPARTE / Alba, nelle prime dell’Einaudi più aspiranti geometri che informatici

A inceppare la ripartenza intervengono però difficoltà di assegnazione delle cattedre con la preside Cout chiamata a far fronte a un organico con 62 posti scoperti. Una situazione che la dirigente definisce "innaturale"

La preside Cout in uno scatto di Barbara Guazzone

La preside Cout in uno scatto di Barbara Guazzone

L’Istituto di Istruzione Superiore "Luigi Einaudi" mantiene costante il numero di iscritti per l’anno scolastico 2024/2025, ma si osserva una fluttuazione nelle scelte dei neostudenti, che preferiscono l’indirizzo per geometri al percorso di informatica. Mentre alunne e alunni si godono l’ultima settimana prima della ripresa, nell’istituto si lavora a pieno regime per garantire la copertura delle cattedre. Ne parliamo con la preside Valeria Cout.

A giorni inizia un nuovo anno scolastico. Quali sono le priorità per l’istituto?

"Certamente la priorità riguarda la situazione dell’organico di fatto dell’istituto, che quest’anno, si può convenire, risulta 'innaturale'. Abbiamo avuto ben 62 posti scoperti. Ad oggi una buona parte di questi sono stati coperti con le graduatorie Gps, ma abbiamo ancora 5 posti accantonati da concorso – per i quali la copertura dovrebbe arrivare entro dicembre – e infine insegnanti che hanno rinunciato all’incarico e quindi siamo in attesa della successiva chiamata per l’assegnazione di queste ulteriori cattedre. In particolare, ci lascia basiti la situazione del sostegno: nessuna continuità sull’anno per nessuno dei 7 insegnanti. Anche per gli insegnamenti di lingua inglese e francese sono tutte nuove entrate. Le carenze riguardano anche il settore amministrativo nella misura di 2 posti di assistente amministrativo e 2 di tecnico amministrativo. Sebbene al rientro in aula auspichiamo non sia percepito alcun disagio da parte degli studenti, abbiamo affrontato serie difficoltà". 

 

Quali sono, secondo lei, le soluzioni che agevolerebbero la ripresa? 

"Intanto, mi sento di dire che l’anno per noi non si è mai interrotto, neppure nel periodo estivo. Per i dirigenti che si trovano a far fronte a tali difficoltà e alle reggenze da gestire non esiste certezza di ferie né diritto alla disconnessione. La tendenza è di vedere la scuola come un contenitore dove è legittimo riversare cambiamenti significativi senza formare opportunamente il personale a occuparsene e per questo credo che non assillare la scuola con continue incombenze, come fossimo l’agenzia in dovere di risanare tutto, sia un punto di partenza doveroso per garantire che la ripresa delle attività scolastiche sia gestita con efficienza. Avremmo bisogno di avere più tranquillità nella gestione. Per esempio, i vari sistemi di acquisto di forniture e servizi diventano sempre più complicati e di volta in volta l’iter non è mai lo stesso: da agevolazione questa diventa ulteriore burocrazia e poco chiara, attraverso la quale ci addentriamo per prove ed errori. Il Ministero dovrebbe contemplare una reale semplificazione e, senza dubbio, potenziare la formazione del personale di segreteria, anch’esso vittima del fenomeno di turnover". 

 

Al netto delle criticità, ci sono ottime novità progettuali per l’istituto. Ce ne può parlare? 

"Volentieri. Da quest’anno esordisce all’Einaudi un progetto che affronta il divario territoriale e il disagio socio-economico e sociale attraverso la collaborazione di tutta la comunità scolastica. Nelle attività di mentoring e tutoraggio che prenderanno avvio sono coinvolti il personale, i ragazzi e le loro famiglie. Si tratta quindi di un’occasione inedita di orientamento scolastico. Il nuovo progetto PNRR è stato approvato con decreto ministeriale n° 19 del 2024 e si aggiunge ai già avviati progetti volti a sviluppare le competenze Stem, digitali e di innovazione e a potenziare le competenze multilinguistiche (PNRR DM 65/2023) e di Didattica digitale integrata e formazione alla transizione digitale (PNRR DM 66/2023) a cura dell’Istituto".

Eleonora Ramunno

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