Attualità - 09 maggio 2024, 14:40

A Guarene due nuove mostre a Palazzo Re Rebaudengo e un’opera di Binta Diaw al Parco d’arte

Dal 18 maggio la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta le mostre I nostri fiumi condividono una bocca e Accepting the Void di Alessio Pellicoro

Liryc De La Cruz "Il Mio Filippino For Those Who Care To See Sheryl" 2023

Liryc De La Cruz "Il Mio Filippino For Those Who Care To See Sheryl" 2023

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta, dal 18 maggio al 21 luglio, a Palazzo Re Rebaudengo a Guarene le mostre I nostri fiumi condividono una bocca e Accepting the Void di Alessio Pellicoro.

Il 18 maggio, in occasione dell’inaugurazione delle due mostre, verrà svelata anche l’opera Paesaggi Corporali di Binta Diaw al Parco d’Arte Sandretto Re Rebaudengo.

A cura di Aigerim Kapar, Andria Nyberg Forshage, Jiayue He, le mostre concludono la 18º edizione del Young Curators Residency Programme, coordinato da Michele Bertolino.

Our Rivers Share a Mouth  / I nostri fiumi condividono una bocca (Palazzo Re Rebaudengo)

Artistə: Maria Giovanna Abbate, Annalisa Cannito, Liryc De La Cruz, Adji Dieye, Derek MF Di Fabio, Grace Martella, Genny Petrotta, Sandra Rilletti, Noura Tafeche, Valerie Tameu

La mostra "I nostri fiumi condividono una bocca" esplora la solidarietà e la condivisione attraverso il lavoro di dieci artiste italiane, riflettendo sulle relazioni fluide che legano persone e luoghi. Le artiste affrontano temi come la memoria collettiva, la giustizia ambientale e le eredità coloniali, suggerendo strategie per trasformare le narrazioni dominanti. Attraverso varie pratiche artistiche, i lavori esplorano le interconnessioni tra lotte locali e globali, invitando il pubblico a riflettere su questioni sociali e politiche. La mostra presenta anche una pubblicazione che amplia la discussione oltre i confini dello spazio fisico, offrendo occasioni per approfondimenti e riflessioni ulteriori.

Alessio Pellicoro. Accepting the Void (Palazzo Re Rebaudengo)

L'artista utilizza la fotografia come strumento di analisi e cura, esplorando sia il paesaggio che il corpo umano. La mostra presenta due progetti in conversazione: "l’altro deserto rosso" che esplora Taranto e i suoi distretti periferici in crisi ambientale, e "me, the black box" che racconta il percorso dell'artista attraverso una diagnosi di linfoma di Hodgkin. Entrambi i progetti riflettono sulle interconnessioni tra ambiente esterno e esperienze personali. La mostra fa parte del programma di EXPOSED Torino Foto Festival.

Binta Diaw. Paesaggi corporali (Parco d’Arte)

In occasione dell’inaugurazione verrà svelata una nuova committenza al Parco d’Arte Sandretto Re Rebaudengo. L’opera fotografica Paesaggi corporali (2024) dell’artista Binta Diaw è presentata sul billboard della Collina di San Licerio e costituisce un nuovo lavoro parte dell’omonima serie avviata dall’artista nel 2019. All’interno di questo ciclo, Diaw impiega dettagli fotografici del corpo femminile nero per realizzare dei paesaggi naturali. Le immagini sono spesso modificate attraverso interventi colorati, che evidenziano il rapporto ancestrale tra esseri umani e terra. Al centro di Paesaggi corporali (2024) emerge la relazione tra il paesaggio collinare dell’area piemontese e l’idea della radice, un simbolo di connessione tra storia, corpi e società contemporanea.

Info per il pubblico:

Inaugurazione: h 17 a Palazzo Re Rebaudengo, h. 19 svelamento dell’opera di Binta Diaw al Parco d’arte

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Palazzo Re Rebaudengo, Via Roma 1, Guarene (CN) / Apertura dal 19 maggio al 21 luglio. Sabato e domenica 12-19 (ingresso gratuito) / www.fsrr.org


Parco d’arte, Viale Bouillargues 34, Guarene (CN): aperto tutti i giorni dalle 8 alle 22 / parcoarte.fsrr.org

comunicato stampa

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