Cronaca - 07 maggio 2024, 07:03

Sei giovanissimi in trasferta da Milano a Cuneo per rubare nei negozi della città

Gli episodi sono accaduti tra venerdì 3 e sabato 4 maggio. Furti nel negozio Don Chisciotte e alla North Face. Bloccati un ragazzo e una ragazza

Sei giovanissimi in trasferta da Milano a Cuneo per rubare nei negozi della città

Erano in sei, sudamericani, tutti giovanissimi, probabilmente qualcuno minorenne: tre ragazzi e tre ragazze, vestiti di tutto punto, con abiti firmati.

Arrivati da Milano per rubare, forse in treno. Quattro di loro, divisi in due coppie, fingendo di non conoscersi, sono entrati nel negozio di abbigliamento Don Chisciotte di Cuneo, in corso Nizza. Erano circa le 11 dello scorso venerdì 3 maggio. Una delle coppie ha chiesto di provare diverse cose. La commessa, da sola, era impegnata a servirli, mentre l'altra, gironzolando tra gli scaffali, metteva in borsa magliette e felpe, per un totale di 400 euro di merce.

Poi, usciti di lì senza comprare nulla, sono andati nel negozio North Face, sempre in corso Nizza. Stessa dinamica: una coppia chiede di provare scarpe, una seconda ruba. Qui due magliette, 80 euro circa di merce.

Marco Comba, titolare del Don Chisciotte, rientra in negozio; capisce dal racconto della sorella, che aveva servito i ragazzi, che qualcosa è successo. Visiona le immagini della telecamera all'interno del negozio e vede il furto. Fotografa i volti dei ragazzi e li mette sulla chat "Sicurezza commercianti". Immediatamente, sono tutti avvisati.

I ragazzini provano ad entrare in qualche altro negozio, anche in via Roma, ma senza successo.

Il giorno dopo, senza alcun timore di essere riconosciuti, una delle coppie ritorna in corso Nizza, diretta, questa volta, al negozio della Napapijri. I due ragazzi non sanno, però, che le loro facce le hanno viste tutti i commercianti. Marco Comba e Alex, titolare della North Face, li vedono passare, escono e li inseguono lungo corso Brunet, fino a bloccarli.

Il ragazzo, più forte e agile, si divincola e scappa. Resta solo la ragazza, forse nemmeno maggiorenne. Dice di non avere documenti né soldi. L'Iphone che ha con sè è della madre.

Nel frattempo arriva la Polizia, che la porta in Questura. Stamattina verrà sporta denuncia. I commercianti sanno, comunque, che non servirà a niente.

"Ci tuteliamo anche con questa chat: funziona molto bene, riusciamo ad allertarci in pochissimo tempo. Il problema è che ormai si lavora così, tra spaccate e furti. Non so se recupereremo la merce, che alla fine è l'unica cosa che conta, visto che la ragazza sarà già libera e gli altri chissà dove saranno ora", commenta Marco Comba.

"Siamo un po' preoccupati, perché a fine anno Filippo Parlagreco, il nostro carabiniere, andrà in pensione - commenta Alex. Conosce tutti, è sempre disponibile. Ha un'esperienza incredibile. Qualche anno fa, dopo un furto in un negozio qui vicino, è tornato con il responsabile, che ha restituito la merce e ha chiesto scusa. Sarà difficile sostituirlo".

Barbara Simonelli

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